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(foto Insidefoto.com)

Curve e distinti superiori esauriti, gli altri settori ricercatissimi: il San Paolo si prepara a dare un omaggio in grande stile al Napoli nell’ultima partita interna, quella di sabato sera, contro la Fiorentina. La prevendita va a gonfie vele e sono già stati superati i 40.000 biglietti venduti, compresi i circa 6.000 abbonati, per una gara che il Napoli deve vincere per continuare a sperare nel secondo posto.

Ci saranno gli ultras e ci sarà il popolo delle famiglie, dei tifosi che hanno apprezzato i numeri da record del Napoli ma anche lo spettacolo offerto dalla squadra di Sarri la quale continua a ricevere elogi da tutta Europa e oggi è stato citato anche dall’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti come l’allenatore che vorrebbe l’Inter del prossimo anno.

 

Per ora sarebbe straordinario completare la rimonta sulla Roma che il Napoli vorrebbe agguantare grazie allo sprint del girone di ritorno, in cui ha fatto meglio di tutti con 42 punti in 17 partite, due più dei giallorossi e cinque più della Juventus. Servono due vittorie: battendo la Fiorentina, gli azzurri supererebbero già il record assoluto del club di 82 punti stabilito nella scorsa stagione.

Intanto in casa Napoli tiene banco la questione relativa al rinnovo di Maurizio Sarri.

Il tecnico ha nuovamente bussato alla porta del presidente per un aumento, e la risposta di De Laurentiis non è tardata.

Nel frattempo da Milano emerge l’interessamento dell’Inter per il tecnico anche se come scrive oggi La Repubblica Napoli a Sarri sarebbero arrivati dall’Inter solamente degli attestati di stima attraverso dei canali ufficiosi.

Suning resterà alla finestra per una banalissima questione di opportunità: negli uffici della Pinetina, infatti, sanno benissimo che il contratto che lega la società azzurra e il tecnico toscano non è attaccabile: perlomeno fino al mese di giugno del 2018.

De Laurentiis odia essere messo sotto pressione, specie sulle questioni economiche. Ma la storia della sua gestione azzurra, ormai pluridecennale, insegna che il presidente non ha mai negato il premio a chi l’ha meritato: in particolare agli allenatori. Lo sa bene lo stesso Sarri, a cui un anno fa il Napoli ha raddoppiato senza fiatare lo stipendio.

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