La Juventus vince solo per la potenza del proprio fatturato? Andrea Agnelli, presidente del club bianconero, proprio non ci sta e a margine della quarta edizione della J1897 Members’Day risponde a chi sostiene che le vittorie del club siano dovute solo alla sua capacità di spesa economica. Negli ultimi tempi, ricorderete, questa giustificazione era stata avanzata dall’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, che aveva spiegato come fosse difficile competere con team del livello bianconero. Oggi un re del calcio come Carlo Ancelotti ha confermato da un certo punto di vista la teoria, sostenendo come a vincere siano i più ricchi.
“Le critiche alla Juventus sul fatturato troppo alto sono fini a se stesse. Ricordiamoci cosa era la Juve nel 2010 e che fatturato aveva rispetto a chi oggi accusa” – con il monte ricavi dei bianconeri, aiutiamo i più pigri, che si attestava a 219,7 milioni il 30 giugno 2010 e a 172 l’anno successivo.
Il numero uno della Juve si ricorda i tempi magri, perché ha vissuto anni in cui i ricavi del club erano del tutto lontani da quelli di oggi. “Il fatturato aumenta, ed è un obiettivo che una società si deve porre – aggiunge Agnelli – oggi lo scenario è cambiato, con le proprietà cinesi di Milan e Inter, o la presenza di grandi imprenditori che conosco personalmente come Pallotta o Saputo“.
Nell’ottica di Agnelli è importante per tutto il sistema e infatti parla di vera svolta pensano al risultato che “si è ottenuto con le quattro squadre italiane fisse in Champions League. Ora toccherà alle squadre continuare a crescere: visto che l’esposizione internazionale del campionato italiano è deficitaria, la strada passa dal far bene in Europa. La visibilità internazionale fa crescere le squadre, giocare con Bayern, Barcellona o Real, vincendo o perdendo, fa crescere”.
E infatti “la partita di ritorno Bayern-Juventus dello scorso anno è stata la seconda partita più vista al Mondo dopo la finale di Champions”, tanto per comprendere cosa significhi promuovere un brand. Quest’anno la possibilità di mostrarsi al mondo è ancora più ghiotta: il 3 giugno tutti guarderanno il match di Cardiff.
Agnelli non parla mai del fatto che lo Juventus stadium ha i ricavi più bassi d’Europa tra i top club e che il ettore commerciale non funziona per nulla.