Prima riunione oggi a Cardiff per il direttore generale della Figc Michele Uva, eletto nell’Esecutivo Uefa lo scorso 5 aprile. Nel corso della riunione, Uva e’ stato nominato fra i tre membri dell’Esecutivo che gestiranno il Finance Committee, sara’ il presidente del Club Licensing Committee e il vicepresidente del National Competition Committee oltre a entrare nel Board della neonata societa’ mista Uefa/Eca che gestira’ lo sviluppo del business per le competizioni per club.
Importante soprattutto ricordare, in questa sede, il ruolo di quest’ultima società che CF – calcioefinanza.it aveva descritto come una “Lega Calcio” europea, ovvero come il vero polo di sviluppo del business legato alle competizioni europee.
Qui un approfondimento sull’organismo nato proprio in seguito alla polemica sulla creazione della Superlega, che successivamente è evaporata proprio grazie alla nascita di questa nuova società, oltre che all’allargamento dei posti per le prime 4 nazioni europee in Champions League, che ha visto proprio la FIGC in prima linea.
Lo stesso Uva nelle scorse settimane aveva messo in soffitta l’idea della Superlega, spiegando che “c’è già la Champions league” ovvero, concretamente, la nuova Champions League che ha messo (per ora) tutti d’accordo sul formato delle competizioni.
Nelle neo costituite Commissioni Uefa, l’Italia incrementa il numero di rappresentanti: oltre ai confermati Francesca Sanzone, Giovanni Spitaleri, Umberto Gandini, Mario Gallavotti, Luca Miranda, Fiona May, Demetrio Albertini, infatti, si sono aggiunti Pierluigi Collina (presidente Referees Committee), Vito Tisci (Commissione calcio giovanile), Andrea Montemurro (Commissione futsal e beach soccer), Niccolo’ Donna (Commissione HatTrick), Andrea Ferretti (Commissione Medica).
Il ruolo centrale dell’Italia e della Figc nel calcio europeo e’ stato confermato dall’assegnazione del Congresso Elettivo Uefa del 2019 (7 febbraio).
La Figc si e’ inoltre aggiudicata il premio per il “Best Grassroots Project” con il programma “Gioco Calciando” organizzato con il Miur, che coinvolge 60.000 ragazzi e ragazze della scuola primaria.