Il Consiglio di indirizzo della Fondazione Genoa – come riportato da Repubblica nell’edizione di Genova – ha votato all’unanimità nella giornata di giovedi il passaggio a Preziosi del 25 per cento del Genoa, dando ufficialmente il via libera all’accordo già abbozzato due settimane fa, e che soprattutto può rappresentare un primo punto di svolta nella rivoluzione d’estate che si prospetta dalle parti di Pegli.
Già più o meno delineati i numeri dell’operazione (l’accordo prevede che per il 25 per cento del pacchetto azionario del Genoa Fingiochi versi alla Fondazione Genoa un milione e 50mila euro in 7 rate annuali, la prima al momento della stipula del contratto di cessione, vincolate alla vita futura del museo), se in ballo c’erano ancora le clausole accessorie (vedi il milione di euro aggiuntivo che Preziosi dovrà versare in caso di vendita del club a terzi entro il prossimo 31 dicembre), ora la palla passa a Villa Rostan.
«Noi siamo pronti, quando la controparte vorrà faremo l’atto di cessione», fanno sapere dalla Fondazione, e l’impressione è che l’appuntamento davanti al notaio per definire il ritorno a Preziosi del 25 per cento di azioni che lo stesso presidente aveva ceduto 11 anni fa, nel pieno del calvario della serie C, potrebbe essere fissato già la prossima settimana.
Il via libera è un passaggio anche più significativo di quanto si possa pensare. Se le risorse fresche che l’accordo dovrebbe portare alla Fondazione daranno parecchio più respiro di quanto non facessero fino ad oggi i ricavi del 5×1000, e sono pure una garanzia per il futuro del Museum del Porto Antico (che rimarrà a disposizione in comodato d’uso gratuito), il fatto che Preziosi abbia preferito chiudere subito l’accordo invece che aspettare il prossimo inevitabile aumento di capitale, quando tecnicamente avrebbe potuto ottenere le stesse azioni senza doverle pagare, significa tante cose.
Un messaggio di pace lanciato alla piazza ma anche una certa fretta di avere piena libertà di manovra per trattare la vendita del club.
In attesa di lunedì, il giorno in cui l’ex presidente del Cagliari Cellino e l’ad rossoblù Zarbano, in rappresentanza di Preziosi, si incontreranno per discutere dell’ipotesi di un passaggio di consegne alla guida del Grifo, quello che è certo però è che ancora per un po’ sarà difficile lavorare alla prossima stagione.