La Premier League è la regina indiscussa tra le top five league europee in termini incassi dalla cessione dei diritti televisivi. Come riportato su Sport & Business (l’inserto del Sole 24 Ore) lo scorso 27 maggio, per quanto riguarda i diritti relativi al mercato nazionale, la Premier è riuscita a strappare ai broadcaster 5,14 miliardi di sterline per le stagioni 2016/17, 2017/18 e 2018/19. In media, poco meno di due miliardi di euro a stagione per i venti club di Premier, che non a caso già dal campionato appena concluso hanno visto aumentare esponenzialmente gli introiti televisivi (qui la ripartizione per la stagione 2016-2017).
Dai diritti tv venduti all’estero, per il triennio 2016-2019 sono stati incassati 4,05 miliardi di euro complessivi, 1,35 miliardi all’anno. Il totale fa circa 10 miliardi di euro sul triennio.
Per la Bundesliga l’accordo in vigore fino a questa stagione prevedeva 628 milioni di euro annui solo per i diritti di trasmissione locale, più una settantina di milioni per i diritti di trasmissione all’estero. Dalla prossima estate però la Germania effettuerà però il sorpasso affiancando la Liga alle spalle della Premier.
L’accordo quadriennale che entrerà in vigore dalla stagione 2017/18 porterà nelle casse dei club tedeschi un totale di 4,64 miliardi di euro: 1,16 miliardi a stagione. Un aumento dell’85% rispetto all’accordo precedente, con una suddivisione più “democratica” del montepremi.
Verranno infatti adottati quattro criteri di distribuzione, come deciso dal consiglio di amministrazione della DFL lo scorso novembre: il 70% del montepremi totale verrà diviso fra tutti i club di Bundesliga 1 e Bundesliga 2, tenendo conto della classifica quinquennale di ciascuna delle due competizioni; una quota pari al 23% terrà conto della classifica ponderata degli ultimi 5 anni; una quota pari al 5% terrà conto della classifica complessiva dei 36 club negli ultimi 20 anni e una quota pari al 2% verrà distribuita proporzionalmente ai minuti giocati dai calciatori Under 23 formati nei club.
Con questo nuovo contratto, la Bundesliga si porta al livello della Liga spagnola per introiti televisivi, ma dalla stagione appena conclusa i club iberici hanno potuto godere di una distribuzione più equa grazie alla prima cessione collettiva dei diritti media. Un accordo triennale da 2,65 miliardi di euro solo per quanto riguarda i diritti tv locali, a cui aggiungere una quota pari a circa 620 milioni annui di diritti televisivi per l’estero. Tanto hanno ottenuto i club spagnoli nella stagione 2015/16, anno in cui il totale dei ricavi tv ha raggiunto la soglia del miliardo per le squadre della massima serie. Per la stagione in corso, col nuovo accordo collettivo, si punta a raggiungere una cifra di 1,2 miliardi tra diritti esteri e locali.
Un anno di nuovi contratti anche per la Ligue 1, la massima serie francese, che da questa stagione si avvicina nettamente alle cifre riservate alle concorrenti. L’intesa quadriennale siglata con Canal+ e beIn Sport prevede 726,5 milioni di euro a stagione. Nel quadriennio fanno circa 3 miliardi, per un incremento di oltre il 20% rispetto al precedente contratto.