Voluntary agreement Milan
Yonghong Li tra David Han Li e Marco Fassone (Insidefoto.com)

Business Plan AC Milan 2018-2022 – Il nuovo Milan cinese di Yonghong Li, guidato dall’amministratore delegato Marco Fassone, punta a una fortissima crescita dei ricavi nell’arco dei prossimi 5 anni. Secondo quanto riportato dal giornalista del Sole 24 Ore, Carlo Festa, nel suo blog Insider, il business plan AC Milan 2018-2022, su cui si basa la proposta di voluntary agreement che l’Uefa valuterà il prossimo autunno, prevede che i ricavi passino dai 206,3 milioni della stagione 2015/2016 e 196,2 milioni della stagione 2016/2017 ai 273 milioni di fine 2018, per balzare a 426,2 milioni a fine 2019, a 447,5 milioni nel 2020, a 486,1 milioni nel 2021 per concludere a 524 milioni nella stagione 2021/2022, più che raddoppiando quindi il fatturato rispetto all’attuale.

Il vero volano, spiega Festa, sarà la crescita del mercato cinese, dove è in costituzione la newco Milan China. Già nella prossima stagione ci dovrebbero essere, secondo il business plan AC Milan 2018-2022, circa 90 milioni di euro in più. Nel 2018/2019 il giro d’affari tra la Grande Muraglia passerà a 183 milioni, a fine 2020 a 196 milioni, a fine 2021 a 213,5 milioni, nel 2021/2022 a 225 milioni.

Insomma, numeri assai ambiziosi, che la stessa Uefa ha ritenuto da verificare nei prossimi mesi, per capire se siano realistici o meno.

Business Plan AC Milan 2018-2022, le altre fonti di ricavo

Per quanto riguarda le altre fonti di ricavi, le entrate da diritti tv (esclusi i diritti tv delle competizioni Uefa) dovrebbero passare dai 98 milioni del 2016/2017 ai 107 milioni di fine 2022. Le entrate da sponsor dovrebbero salire dai 76 milioni del 2017 agli 84 milioni del 2022. Quelle da stadio dai 22 milioni del 2017 ai 40 milioni del 2022. Infine le entrate da diritti tv Uefa dovrebbero passare dai 46 milioni della stagione 2018/2019, quando è previsto il ritorno in Champions League, ai 68 milioni della stagione 2021/2022.

Business Plan AC Milan 2018-2022, i costi

Sul fronte dei costi, ferma restando la stabilità di spese come le Accademie di calcio oppure quelle da stadio, le uscite più rilevanti riguardano quelle del personale (che passeranno da 142 milioni a 252 milioni) e quelle da sostenere per il mercato cinese (che cresceranno da 40 milioni a 89 milioni).

Business Plan AC Milan 2018-2022, la marginalità

Importante la crescita della marginalità nel business plan AC Milan 2018-2022: con l’Ebitda (post diritti sui giocatori) che dovrebbe raggiungere gli oltre 127 milioni nella stagione 2021/2022. Insomma, numeri assai ambiziosi che ora Yonghong Li e l’amministratore delegato Marco Fassone dovranno dimostrare di essere credibili.

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3 COMMENTI

  1. Se si pensa che, a quanto risulta dai dati divulgati sul web, le più grandi società calcistiche Cinesi hanno un giro d’affari annuo nell’ordine dei 30 milioni di Euro (siamo al livello della serie B italiana) e faticano a portare gente nei loro stadi quasi vuoti, risulta difficile credere che entro l’anno prossimo il Milan possa raccogliere 90 milioni di fatturato in Cina.

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