Il compito principale di un attaccante è quello di fare gol e quindi più gol si segnano e più forte è quella punta. Ma è davvero così semplice giudicare un giocatore? Bisogna solo considerare i gol siglati? O è meglio approfondire qualche altro aspetto?
Guardando le varie partite della Serie A non sempre il miglior attaccante è quello che segna di più. Il calcio moderno è sempre più complesso e ogni giocatore deve ricoprire più ruoli e quindi va valutato nella sua totalità e non solo per i suoi gol.
Gli attaccanti al giorno d’oggi devono anche saper supportare la squadra, recuperare palle sporche nella trequarti offensiva, assistere gli inserimenti delle ali e dei centrocampisti, nonché creare spazi con i propri movimenti. Insomma l’attaccante non deve solo saper segnare.
È però chiaro che quest’ultimo aspetto è forse il principale. Ma guardando i gol segnati dai giocatori ci sorge un dubbio. I giocatori che segnano più reti appartengono sempre alle squadre più forti, anche perché queste creano molto di più grazie ad un organico più forte. Quindi il valore dei gol finali in una stagione è anche merito di chi assiste gli attaccanti. Allora come fare per capire quale attaccante è più forte?
Utilizzando gli xG (Expected Goals, in italiano gol attesi), di cui abbiamo già parlato in un altro articolo in maniera più approfondita qui su Calcio e Finanza, abbiamo calcolato un nuovo valore, la “Finalizzazione”. Questo valore ci dice quanto è bravo un attaccante a capitalizzare le occasioni ricevute. Esso è calcolato in base agli xG, in rapporto con i gol reali. Ad esempio, se un giocatore, nell’arco di un campionato, ha un xG prevista di 5 reti, e ne segna in realtà 10, significa che capitalizza il 100% in più del previsto.
Di seguito vi proponiamo la classifica dei giocatori con la migliore finalizzazione della Serie A, che abbiano segnato almeno 10 reti in campionato e che siano solo delle punte centrali:
In questa tabella abbiamo ordinato i giocatori in base alla loro finalizzazione, seguita dagli xG, i gol reali e infine dai Gol per minuto (Gpm). Da questa classifica notiamo diversi numeri interessanti. Ovvero che Babacar e Schick sono i due giocatori che finalizzano meglio in Serie A, infatti entrambi avrebbero dovuto siglare circa 5 reti ciascuno, riuscendo invece a poco più che raddoppiare il bottino. Forse anche questo ha portato su entrambi i giocatori grande interesse da tante squadre, in particolar modo su Schick, recente acquisto della Juventus.
Questi numeri vanno sicuramente interpretati, dato che i due giocatori spesso sono entrati a gara in corso e quindi hanno trovato di fronte difensori più stanchi, inoltre il Gpm fa notare che segnerebbero un gol ogni circa 130 minuti.
Il fatto di avere comunque creato così pochi xG è sicuramente condizionato dal fatto che abbiano giocato poco, ma sono comunque valori troppo bassi se rapportati ai minuti giocati. Questo potrebbe stare a significare che riescono a finalizzare bene, ma non a creare in maniera autonoma.
I numeri di Mertens e Defrel invece sembrano essere più completi, dato che entrambi hanno giocato molto di più. L’attaccante del Sassuolo è sicuramente condizionato dalla sua squadra che crea mediamente molto meno dei top team italiani. Riesce però a finalizzare bene e la sua media Gpm è buona, se messo nelle condizioni giuste, potrebbe rivelarsi un grande attaccante da almeno 20 reti stagionali.
Mertens invece è la vera e propria rivelazione della stagione, grande finalizzazione, ottima creazione di xG (il Napoli è tra le squadre che ne crea di più) e la migliore Gpm del campionato. Se dovesse essere titolare la prossima stagione e mantenere queste media, potrebbe tranquillamente superare le 30 reti stagionali, dato che quest’anno ha iniziato tardi a giocare come punta.
Seguono 3 giocatori che fanno della finalizzazione il loro cavallo di battaglia, ovvero Bacca, Borriello e Inglese. A loro segue Higuain, che ha diminuito di molto il suo bottino stagionale, anche perché la Juventus segue un gioco che lo vede meno centrale nella conclusione degli attacchi e anche perché ha un equilibrio di gioco che porta di più alla difesa. La sua finalizzazione è molto simile a quella della scorsa stagione, questo sta a significare che il suo calo di gol non è dovuto ad un peggioramento del giocatore, ma è solo condizionato dalla squadra in cui gioca.
Infine sono interessanti i numeri degli altri 3 giocatori che hanno superato le 20 reti stagionali, ovvero: Icardi, Immobile e Dzeko (il capocannoniere). Questi giocatori sono stati i fulcri del gioco delle proprie squadre e i punti finale degli attacchi, da qui si spiega il loro grande numero di xG e la loro buona media di Gpm.
La finalizzazione non è però tra le migliori, proprio perché vengono sempre serviti, magari anche in situazioni in cui è più difficile segnare e loro però, essendo appunto coloro che devono finalizzare gli attacchi, tentano comunque spesso la conclusione. La situazione di Belotti è simile, ma il giocatore si caratterizza per una migliore finalizzazione in particolar modo dentro l’area di rigore, una sua vera e propria specialità.
Di seguito invece vi proponiamo i numeri dei migliori giocatori per finalizzazione in Europa che abbiano segnato almeno 15 reti:
Bisogna sottolineare che molti giocatori giocano in campionati con coefficienti di difficoltà diversi. Ad esempio Cavani, avrebbe difficilmente segnato 35 reti se fosse stato in Premier League, dato che il campionato francese è di una spanna inferiore agli altri, non a caso in cima a questa classifica ritroviamo molti giocatori della Ligue 1 e della Bundesliga, dove la disparità tra top team e squadre di metà classifica è molto ambpia.
A livello europeo sono comunque da sottolineare le prestazioni di Lacazette del Lione e Kane del Tottenham, che hanno avuto medie fuori dal normale, in particolar modo Kane, in una Premier League sempre di più alto livello. Anomalo il dato di Kruse, attaccante di 29 anni del Werder Brema che in 23 presenze ha totalizzato 15 reti, un’annata nella quale le cose hanno girato per il verso giusto, dato che nei passati campionati si è sempre rivelato un giocatore mediocre, chissà che non sia “scoppiato” tardi.