Conferenza stampa Raiola – “Si era creato un ambiente troppo ostile, siamo stati costretti a prendere decisioni che non eravamo pronti a prendere”. Così Mino Raiola, davanti alle telecamere delle Rai, ha motivato la decisione di Gianluigi Donnarumma di non rinnovare il contratto con il Milan.
“Si è venuto a creare un ambiente ostile, violento, un ambiente che non possiamo accettare”, ha aggiunto ancora il procuratore del giovane portiere, spiegando che la trattativa non è mai davvero entrata nel vivo. “Non abbiamo mai parlato di soldi”, ha spiegato Raiola. “Noi non eravamo pronti”, ha aggiunto. “Non c’è stata concessa serenità da parte del Milan” ha sottolineato ancora l’agente, spiegando che non si è mai discusso di alcuna clausola rescissoria relativa all’eventuale nuovo contratto di Donnarumma. “Non siamo nemmeno arrivati a questo punto”, ha spiegato Raiola.
“Non è mai stata una questione economica”, ha evidenziato l’agente di Donnarumma, “se due parti vogliono trovare una soluzione la soluzione si trova. Visto che loro erano in giro con il budget di un top player e il top player ce l’hanno in casa, io sicuramente avrei trovato un modo per soddisfare le parti, ma non siamo mai entrati in quei discorsi”.
Sul futuro di Donnarumma, Raiola non si è sbilanciato. “Non ho intavolato alcuna trattativa. Quando qualche società si farà avanti avvertirò il Milan. Lui è triste, ma dovevamo mettere fine a questa situazione che era diventata insostenibile, per lui, per la famiglia, e anche per il Paese”.
“Secondo me un top player non si gestisce così – ha continua il procuratore a Premium Sport – Troppo esuberanti, i toni sbagliati, i rapporti non giusti. Io avevo già garantito alla società che non saremmo partiti a parametro zero, l’ho sempre detto e pensavo fosse sufficiente almeno per mettere tranquilla la parte patrimoniale della cosa, ma non è stato capito. Non era una questione di rubarsi il giocatore, ma forse ho sbagliato io, non sono stato molto convincente, non lo so. E’ stato gestito tutto male secondo me”.
“Ci potrebbe essere un ripensamento?”, è stato chiesto a Raiola. “Io adesso non voglio aprire di nuovo il discorso. Io non sono in guerra con il Milan, ma non vedo come poter cambiare questa situazione”, ha risposto il procuratore di Donnarumma.
Il problema dunque sembra essere stato Mirabelli, che ha gestito la trattativa in prima persona: “Io parlo del Milan, poi sai Mirabelli è stato l’esponente che ha condotto questo e quindi si prenderà le sue responsabilità“.
E sulla possibilità che Donnarumma passi tutto il prossimo anno senza giocare: “Sì, è un rischio importante. Se sarà giudicato per le sue qualità di sicuro non lo perde l’anno, se invece ci sono altre situazioni che costringono l’allenatore a prendere certe decisioni allora forse lo perde. Per me è mobbing se minacci un giocatore di stare un anno in tribuna”.
Domani alle 10.00, l’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone parlerà con la Rai per rispondere alle parole di Raiola.