Florentino Perez ha iniziato ieri il suo quinto mandato come presidente del Real Madrid. Un’elezione scontata, visto che nessuno si è candidato per sfidare il numero 1 dei blancosnella corsa elettorale.
La Champions League vinta a Cardiff è infatti solo l’ultimo dei successi dell’era Perez, cominciata nel 2000 e interrotta solo per tre anni (dal 2006 al 2009), nel triennio di Ramon Calderon. Ben 19 trofei portano la firma dell’attuale presidente del Real, che in un’intervista a Marca ha svelato la sua ricetta: «In questi 17 anni il Real Madrid si è trasformato. Quando sono arrivato la situazione economica non era buona, e abbiamo deciso di reinventare il modello di Santiago Bernabeu. Se si acquistano grandi giocatori, si avranno importanti ricavi e si potrà continuare a comprare campioni – ha proseguito Perez -. È una equzione economica-sportiva che ci ha insegnato Bernabeu negli anni ’50 e che ha dato i suoi frutti: da perdere soldi abbiamo iniziato a guadagnarne e ad avere una stabilità economica e sportiva, diventando uno dei club con maggior fatturato».
«Oggi stiamo ancora perfezionando questo sistema, perché nel calcio sono entrati proprietari con ingenti possibilità economiche: dovremo lavorare con l’immaginazione, perché il club continuerà ad essere dei nostri soci. Il modello si può ancora migliorare, ma l’equazione economica-sportiva resterà la stessa, grandi giocatori portano a grandi ricavi».
Real Madrid modello Perez, Cr7 e il mercato
Nel corso dell’intervista rilasciata a Marca, Perez ha parlato anche dell’attualità, tra Cristiano Ronaldo e il mercato. Sul campione portoghese, indagato per evasione fiscale in Spagna, il presidente dei blancos ha dichiarato: «Devo parlare con lui e non l’ho ancora fatto perché non voglio disturbarlo durante il ritiro con il Portogallo. Non so nulla di più rispetto a quanto hanno scritto alcuni o detto altri: penso che quello che si è sentito peggio sia stato proprio Cristiano – ammette Perez -. Sono d’accordo con lui: alcuni media lo hanno fatto passare per un delinquente e questo, per una persona della sua posizione e di onestà professionale, non è facile da capire. La presunzione di innocenza non è stata presa in considerazione». E, in chiave mercato, per Perez Cr7 non si tocca. «Non abbiamo ricevuto alcuna offerta – ha proseguito -. Quello che pensiamo è che Ronaldo è un giocatore del Real Madrid e lo rimarrà, come tutti gli altri. Non abbiamo ricevuto alcuna offerta».
Offerte invece il Real si prepara a farne sul mercato. Due i principali indiziati: Mbappè e Donnarumma. «Seguiamo con attenzione Mbappé, il portiere del Milan, Vinicius e altri giovani: se sono buoni, il Real Madrid mostrerà il suoi interesse al momento opportuno – spiega Perez -. Qui sono sempre venuti a giocare i migliori del mondo. Raiola? Tolto Pogba, non abbiamo mai avuto possibilità di parlare con lui dei suoi giocatori – l’ammissione del numero 1 del Real Madrid – : l’anno scorso è stato impossibile, vedremo che succederà quest’anno. Quando Zidane tornerà dalle vacanze, sapremo cosa pensa del tema Donnarumma».
Infine, chiusura dedicata alla Superlega. «Il progetto è abbandonato? Non c’è nulla lasciato chiuso in un cassetto – spiega Perez. Non c’è nulla lasciato in un cassetto. Il fenomeno del calcio non ha limiti, ogni anno c’è qualche sviluppo in atteso, mentre il talento tende ad acccumulasi in cinque o sei squadre. Qualcuno proporrà un progetto chiuso che può diventare realtà: bisogna dare ai tifosi quello che vogliono».
Poi ovvio in Spagna hanno una differente spartizione dei diritti televisivi inoltre non hanno l’asso calciatori e quindi hanno anche una diversa spartizione dei diritti d’immagine dei calciatori