Mancano solo 24 ore al 30 giugno, la data che nell’ultimo comunicato stampa emesso dalla proprietà (quindi da Zamparini) veniva indicata come quella utile per il passaggio delle quote azionarie alla YW&F Global Limited.
Il 30 giugno è la data fissata e ad oggi, 29 giugno, si continua a lavorare sul dossier di un passaggio societario che ancora non c’è stato.
Paul Baccaglini spera che nei prossimi giorni tutti possano iniziare a chiamarlo patron, come ha dichiarato a Repubblica che riporta lo stato di fatto nell’edizione di Palermo.
Oggi è in programma una riunione che può essere decisiva. 
Le alternativa non sono certo tante. Per essere più precisi, sono due. Da una parte, quella che i tifosi sperano non si avveri, Zamparini decide di non vendere. Dall’altra, il patron friulano e Baccaglini trovano una intesa, basata soprattutto sul buon senso, e per il Palermo si apre una nuova fase discontinua rispetto al passato. S
Una terza ipotesi, quella di una collaborazione tra i due soggetti, non è contemplata. Almeno stando a fonti vicine al dossier, secondo una situazione di interregno quella delle ultime settimane, subita da Baccaglini e che evidentemente non piace sino in fondo nemmeno a Zamparini, ma che certamente non verrà riproposta in futuro.
Zamparini ha già una sua squadra e anche Baccaglini ha già un organigramma societario già pronto, ha uno sponsor per la squadra, ha una serie di manager pronti a scendere in campo.
«Zamparini – ha detto Baccaglini al Tgr della Rai – ha avuto un ruolo importante in questa società, valorizzeremo il lavoro che ha svolto in questi anni. Con lui manterrò sempre un ottimo rapporto interpersonale ma non societario, tutto si fermerà lì».
Baccaglini oggi lascerà Palermo con destinazione probabile Londra. Probabile perché sulla sede del vertice con Zamparini resta il più stretto riserbo. Così come resta su molti degli attori, prima tra tutta la banca internazionale, protagonisti di questa vicenda che tiene i tifosi rosanero con il fiato sospeso.
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