como ufficiale addio professionismo

Adesso è ufficiale: il Como nella prossima stagione non giocherà nel calcio professionistico. La Figc ha infatti confermato, con un comunicato ufficiale, la non attribuizione del titolo sportivo della fallita Calcio Como S.r.l. alla nuova F.C. Como S.r.l.

.Una decisione che è arrivata in seguito al parere della Co.Vi.So.C., in cui si legge che la nuova società F.C. Como S.r.l. “non ha dimostrato di aver assolto, né garantito con fideiussione bancaria a prima richiesta, nel termine perentorio del 28 giugno 2017, il debito sportivo nei confronti dei tesserati della società Calcio Como S.r.l. relativo alle mensilità lorde, successive a marzo 2017 e alle ritenute Irpef dovute per questa mensilità, di sua esclusiva competenza per quanto statuito nell’atto di cessione di azienda e per quanto previsto dalle norme federali”.

Inoltre, la Co.Vi.So.C. ha considerato “che il capitale sociale di euro 10.000,00, di cui è dotata la società F.C. Como S.r.l., non può ritenersi sufficiente a garantire il soddisfacimento degli oneri necessari per affrontare il Campionato Serie C, in assenza della dimostrazione da parte della suddetta società di possedere altre risorse adeguate”. Da qui, la decisione della Figc di revocare la affiliazione alla società Calcio Como S.r.l. e di respingere la domanda di attribuzione del titolo sportivo della fallita Calcio Como S.r.l. presentata dalla società F.C. Como S.r.l. il 28 giugno 2017.

Una decisione che ha scatenato i tifosi contro la proprietà. Proteste dei tifosi hanno infatti interrotto e fatto annullare la prima conferenza stampa di Olivier Amela, scelto come rappresentante dalla nuova proprietaria del Como Calcio, la ghanese Akosua Puni, moglie del calciatore Michael Essien, ex Lione, Chelsea, Real Madrid e Milan e ora al Persib Bandung.

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Michael Essien (Insidefoto.com)

L’imprenditrice ha acquisito il Calcio Como dal fallimento nel marzo scorso, ma la Federazione Italiana Gioco Calcio ha respinto la domanda di affiliazione presentata dalla società che di conseguenza, al momento, non potrà iscriversi alla Lega Pro e potrà, eventualmente, ripartire dai campionati dilettantistici, Eccellenza o Serie D.

Quando oggi allo stadio Sinigaglia si è presentato Amela, il primo a prendere la parola è stato il responsabile del settore giovanile Giancarlo Centi, ex calciatore che ha detto rivolgendosi alla proprietà: “O pagate o qui non potete stare”. Dopo l’intervento di Centi si sono scatenati i tifosi, che hanno chiesto garanzie ad Amela, il quale ha parlato di un possibile ricorso e ha chiesto una settimana di tempo. Ma la conferenza stampa è stata interrotta.

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