Nicola Rizzoli lascia l’arbitraggio ma non gli arbitri. Dall’anno prossimo guiderà la Serie A diventandone designatore. Sostituirà Domenico Messina, il cui rapporto con il resto del gruppo dei nostri direttori di gara – stando a quanto scrive questa mattina il Corriere dello Sport – si era deteriorato a tal punto da prevedere una sua uscita di scena con un anno d’anticipo rispetto al consueto “quadriennio”.
Rizzoli era stato confermato sabato scorso nell’organico della Can di vertice, che però s’era arricchita di una unità (23 invece di 22, Abisso) e questa poteva essere già una indicazione (molti del gruppo di A si lamentano dell’alto numero di arbitri: più direttori di gara, meno partite arbitrate, meno guadagni).
Sarà quindi Rizzoli a dover gestire la situazione nell’anno della VAR, e la Confederations cup ha dimostrato quanto la materia sia scivolosa se usata in malomodo (Mazic in finale Germania-Cile un vero disastro, senza che la Fifa abbia mosso un dito).
L’intendimento, quindi, è che servisse più di un passaggio formale. La moviola in campo può essere un boomerang e Rizzoli che ha seguito tutta la sperimentazione fino alla prova sul campo è considerato il massimo esperto tra i nostri arbitri in materia.
Infine le commissioni: la serie B, orfana del povero Stefano Farina, sarà guidata da Mimì Morganti, ex vice della A, affiancato da Pacifici, che lascia la D. Confermato Giannoccaro in Lega Pro, i Dilettanti saranno sotto il controllo di Trefoloni. Al settore tecnico confermato Alfredo Trentalange.