La Dacia Arena di Udine (Foto: Insidefoto.com)

Infront ha riscritto la geografia e, scommettendo su un prodotto personalizzato, punta a crescere del 30% all’estero fornendo ai club italiani una iniezione di nuovi ricavi di cui ogni singola società sente il bisogno.

Ieri sera a Londra, nel primo dei tre appuntamenti del Roadshow organizzato dall’advisor della lega di Serie A, sono emerse le novità che porteranno la commercializzazione verso un modello simile a quello che l’Uefa adotta per la Champions League.

“Il tentativo – ha spiegato Luigi De Siervo a Calcioefinanza.it a margine dell’incontro – è quello di creare un tender aperto per i broadcaster ma anche per le agenzie. Questo darà informazioni alla Lega calcio per ragionare in due momenti come per la Champions League. In una seconda fase ci sarà una negoziazione one to one verso soggetti che hanno raggiunto un certo target.

“La vendita – ha aggiunto De Siervo – darà una esclusiva totale. Il soggetto che acquisirà un determinato paese avrà tutti i diritti. Questo consentirà anche di offrire delle sublicenze. Dipenderà molto dall’interesse che il mercato ha verso il calcio italiano”.

Sul piano dello spettacolo la scommessa è quella di offrire un prodotto altamente personalizzato: “Saremo in grado di offrire un prodotto che oltre a fornire un racconto secondo una sua linea editoriale darà l’opportunità nazione per nazione di seguire un filo diverso: c’è il paese che ha più bisogno di immagine legate all’effetto pubblico o al giocatore, questo darà una chance ad ognuno di personalizzare il proprio lavoro”.

In altre parole: mentre un paese potrà approfondire le gesta del campione locale un altro potrà concentrarsi più sul pathos, sul pubblico o su aspetti più vicini alla cultura calcistico-televisiva di quel paese.

I pacchetti peraltro saranno per zone e per paesi. Quindi ad esempio pacchetti “continentali” per aree di influenza e pacchetti per i singoli paesi. In una logica che vuole valorizzare soprattutto zone linguistiche e contiguità culturali. In Europa ad esempio oltre a un pacchetto onnicomprensivo ci saranno l’area di lingua tedesca, la Scandinavia e l’ex Yugoslavia.

“Dal punto di vista tecnico avremo l’hd ma anche l’annullamento dei fastidiosi effetti chiaro scuro” ha poi aggiunto Popi Bonnici, già intervistato da calcioefinanza.it nei mesi scorsi sui dettagli tecnici della regia unica della serie A.

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Attenzione, naturalmente, anche ai diritti domestici. “Abbiamo scontato le difficoltà di mercato nel primo round – ha precisato De Siervo parlando dell’asta di giugno -. Siamo stati in difficoltà nei riassetti strategici, dobbiamo solo aspettare che il mercato si consolidi e abbiamo fiducia nel raggiungere il risultato sperato nel secondo round”.

Economicamente sono stati confermati gli obiettivi: fino a 1,100 milioni sul mercato italiano e un obiettivo più ambizioso che porti il fatturato da 197 milioni a 300 sulla parte internazionale.

 

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Un bresciano a Manchester. Tra giornalismo economico e football scouting