Coppa d’Africa in giugno anzichè gennaio? La discussione è aperta e potrebbe portare ad una ulteriore armonizzazione dei calendari degli impegni internazionali dei calciatori.
Il calcio africano ha discusso del suo futuro per due giorni a Rabat, in una riunione presieduta dal leader della CAF, la confederazione africana di football, Ahmad Ahmad.
E il cambio di format della competizione regionale più importante del continente è stato al centro dell’attenzione.
Tra i presenti anche il presidente della FIFA Gianni Infantino oltre a numerosi allenatori delle nazionali.
Le relazioni iniziali hanno proposto che la CAF decida di cambiare le date della Coppa delle Nazioni Africane da gennaio a giugno – una soluzione sulla quale i club europei da tempo stanno premendo – e potenzialmente rivedendo pure la sua frequenza da ogni due a ogni quattro anni.
Venerdì, il comitato esecutivo del CAF si riunirà davanti ad una assemblea generale straordinaria che coinvolge tutte le associazioni.
Già dal momento della sua elezione, Ahmad (subentrato nello scorso marzo a Issa Hayatou), ha promesso di esaminare approfonditamente il calcio africano e puntare a profonde riforme. La riunione in Marocco punta a realizzare quella promessa.
Issa Hayatou aveva rifiutato costantemente di spostare l’AFCON a giugno, ma con tanti giocatori europei assenti a gennaio e febbraio a causa degli impegni del club, crescono le richieste di cambiamento.
Il problema, naturalmente, è per lo più di natura climatica, ma l’intenzione della FIFA è anche quella di armonizzare i calendari. Dal 2020 infatti tutte le competizioni continentali si giocheranno in contemporanea. Ad esempio: la Copa America dopo l’edizione del 2019 verrà giocata sempre ogni quattro anni in contemporanea con l’Europeo.
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Poter avere tutti quesi tornei in contemporanea in ogni parte del mondo rappresenterebbe un qualcosa di mai visto nel calcio.
Tra le novità anche una revisione della CAF Champions League, con i migliori club automaticamente ammessi a qualificarsi per la fase finale a 16 squadre.
Perché invece non spostare anche Mondiali ed Europei in inverno?