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Ogni anno la società SportPro Media elabora una classifica degli sportivi più commercializzabili, ovvero quelli che hanno il valore migliore dal punto di vista degli sponsor e risultano essere i più attrattivi.

Seguire l’evoluzione di questa graduatoria fa capire chiaramente quale può essere la rilevanza extra tecnica che contribuisce a creare il valore del cartellino di uno sportivo.

Dallo scorso anno a dominare la classifica è Paul Pogba, passato l’estate scorsa dalla Juventus al Manchester United con un record di trasferimento che sembra destinato a cadere entro breve.

Marketing, Pogba primo per valore tra i calciatori più commercializzabili

Quest’anno Pogba si conferma in testa alla classifica, anche perchè di fatto solo da un paio di stagioni il francese ha iniziato a sviluppare il proprio brand. Rispetto ad un anno fa ha perso una posizione.

La classifica, che comprende anche sportivi di altre discipline, vede in testa il pugile Anthony Joshua seguito da Stephen Curry, cestista dei Golden State Warriors.

Guardando solo ai calciatori, alle sue spalle troviamo Neymar. Settimo tra gli sportivi. Il chiacchieratissimo attaccante del Barcellona.

Una posizione, la sua, che potrebbe ulteriormente crescere nel caso in cui veramente il brasiliano passasse al Paris Saint Germain.

In quel caso diventerebbe oltre che leader assoluto di una squadra tra le più forti d’Europa (mentre a Barcellona è giocoforza chiuso da Leo Messi, in questo ruolo), anche uomo simbolo del prossimo quadriennio che porta ai mondiali in Qatar.

Non c’è dubbio sul fatto che il suo ingaggio guarderebbe anche e soprattutto all’appuntamento del 2022, quando Neymar compirà 30 anni e sarà all’apice della sua carriera.

Al momento Neymar, rappresentato dal padre Wagner Ribeiro, Neymar da Silva, vanta accordi commerciali con Nike, Panasonic, Claro, Volkswagen, Gillette.

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Rimanendo ai calciatori ecco gli altri inclusi nella top 50 di SportPro Media.

Terzo posto per Dele Alli, centrocampista del Tottenham, 13esimo tra gli sportivi, classe 1996: un brand tutto da sviluppare, che potrebbe decollare nel momento in cui un grande club mettesse gli occhi su di lui.

Nel prossimo Mondiale in Russia sarà impegnato con la sua Inghilterra: il torneo potrebbe diventare il suo trampolino.

Notevole il suo balzo: era 45esimo assoluto lo scorso anno.

Rappresentato da Impact Sports Management, tra gli sponsor figurano Adidas e Beats by Dre.

Quarto posto per Eden Hazard, rilanciato dai successi del Chelsea di Conte. Per lui posizione numero 18 a livello multisportivo.

La curiosità: davanti a Hazard in classifica troviamo Alex Morgan. La calciatrice americana, già 19esima lo scorso anno, ha guadagnato 3 posizioni.

Tra i suoi sponsor: Nike, Sure, EA Sports, Sina Sports.

Tottenham

Quinta posizione tra i calciatori, e 20esimo posto assoluto, per Harry Kane. Come Alli gioca nel Tottenham ed è attesissimo al prossimo mondiale in Russia.

Per il centravanti della nazionale sono già numerosi i contratti: Nike, Beats By Dre, Lucozade Sport e BT Sport tra le aziende principali. E’ rappresentato da Unique Sports Management.

Nettamente in discesa Pierre Aubameyang. Era terzo assoluto lo scorso anno e scende al sesto posto nel 2017, ma sale di una posizione dal 25esimo al 24esimo nella classifica generale. E’ ancora legato a Oscar Damiani. Con Nike il suo accordo commerciale principale.

In forte ascesa anche Gabriel Jesus. Settimo tra i calciatori e 27esimo assoluto. Un risultato importante se si considera che solo a gennaio ha fatto il suo esordio nel calcio europeo con il Manchester City. La sua prima stagione intera in Premier League potrebbe fargli fare il salto di qualità.

Al momento il suo accordo commerciale principale è con Adidas. Ma l’ultima stella del calcio brasiliano – rappresentato da Cristiano Simões e Octagon – è solo all’inizio.

A sorpresa l’ottavo posto è di Cristian Pulisic. Il diciottenne astro emergente del calcio statunitense, vanta già accordi commerciali con Nike e Panini, è una new entry del ranking. In questo senso pesa molto la sua notorietà a livello statunitense.

Cristiano Ronaldo lancia la catena di palestre CR7 Crunch Fitness

Non sono più in classifica Messi e Ronaldo. La loro esclusione non significa scarso appeal ma semplicemente che i due sono considerati ormai prodotti “maturi” che difficilmente hanno ulteriori spazi per creare la propria immagine e legarla a nuovi brand.

Non è un caso, ad esempio, se ormai CR7 fa soprattutto notizia per i suoi investimenti e i brand che crea legati a se stesso più che per la sua appetibilità in termini di legame con nuove marche.

 

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Un bresciano a Manchester. Tra giornalismo economico e football scouting