I proprietari del Manchester United mettono sul mercato il 2% del club inglese. In attesa di ulteriori sviluppi, la famiglia Glazer ha così deciso di fare cassa con una quota minima e poco rilevante.
«Il Manchester United ha annunciato oggi – si legge nella nota ufficiale del club – l’offerta di 4.250.000 delle sue quote ordinarie di Classe A, detenute dalla Red Football LLC, società a responsabilità limitata con sede nel Delaware».
I Red Devils da questa vendita di quote, la cui offerta si concluderà il 15 agosto, non ricaverà alcun provento: tutto infatti finirà nelle tasche della famiglia Glazer.
Le quote equivalgono a circa il 2% della società, con i Glazer che scenderebbero così dall’80% al 78% dell’azionariato: stando alla valutazione alla chiusura della borsa (17,15 dollari ad azione), si parla di quote che valgono circa 72,9 milioni di dollari (56 milioni di sterline, circa 62 milioni di euro) che saranno incassate così dall’azionista di maggioranza.
Si tratta, tuttavia, di azioni con limitati diritti di voto (valgono circa 1/10 rispetto alle azioni di Classe B), con le azioni flottanti quotate alla Borsa di New York che scenderanno così fino al 20% circa dell’intero azionariato.
La famiglia Glazer, che ha acquistato lo United nel 2005 con un’operazione di leverage buyout da 1,47 milioni di dollari, aveva già venduto il 10% circa delle sue azioni nel 2012, alla quotazione a Wall Street, vendendo altre quote nel corso degli anni seguenti.
Ora la famiglia, dopo la morte del capostipite Malcolm nel 2014, si trova ad un bivio, con i 6 figli che avrebbero idee diverse: i due co-presidenti Joel e Azram Glazer, insieme al fratello Bryan vedono nel Manchester United un asset principale per la famiglia, mentre Edward, Kevin e Darcie sarebbero interessati a vendere una parte consistente delle proprie quote.