Emirates non “vede alcuna ragione” in questa fase per recedere dal contratto di sponsor sulla maglia del Paris Saint-Germain, nonostante la crisi tra gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar, proprietario del club di calcio francese. Lo ha detto ad Afp un portavoce della compagnia aerea.
Negli ultimi giorni, infatti, erano circolate voci riguardanti la possibilità che il club francese al termine della stagione interrompa il contratto attuale con Fly Emirates, che è apparso sulle maglie del PSG per la prima volta nel 2006, per passare alla concorrente Qatar Airways. In alternativa, tra le opzioni sarebbe sul tavolo anche quella di QNB, ovverosia Qatar National Bank, già sponsor attuale del PSG (compare sulla manica sinistra della maglia) e che starebbe cercando una maggiore visibilità.
In sostanza, l’idea sarebbe quella di dare più spazio alle aziende del Qatar, ovviamente legate (seppur non direttamente) a Nasser Al Khelaifi. Ma Emirates, ad oggi, non ha intenzione di lasciare il club francese.
“Emirates ha un contratto di sponsor con la squadra di calcio del PSG fino al 2019″ ha proseguito il portavoce della compagnia aerea. “Finora, il club ha adempiuto a tutti i suoi obblighi e non vediamo alcuna ragione di risolvere il contratto” ha assicurato.
Molto ruota anche intorno alla situazione politica del Qatar. Lo scorso 5 giugno, infatti, Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi ed Egitto hanno chiuso le frontiere col Qatar, accusato di fomentare il terrorismo nei paesi confinanti e nello Yemen.
Qatar Airways, inoltre, è stato sponsor di maglia del Barcellona fino al 30 giugno scorso, quando i blaugrana hanno cominciato a vestire il marchio giapponese Rakuten. L’accordo con Qatar Sports Investment (QSI) per la sponsorizzazione dal dicembre 2010 al 30 giugno 2016 (poi rinnovato per un’ulteriore stagione) ha portato nelle casse del club catalano 171 milioni complessivi. E anche l’addio allo sponsor qatariota da parte del Barça sarebbe stato tra i motivi che hanno portato allo “sgarbo” Neymar.