La Roma, in attesa di sviluppi sul nuovo stadio, rimarrà all’Olimpico fino al 2020. Lo ha reso noto oggi il Coni.
«La As Roma ha raggiunto l’accordo con il Coni per la disponibilità dello Stadio Olimpico per le prossime tre stagioni, fino al termine del campionato 2019/20», si legge nella nota rilasciata dal Comitato Olimpico italiano.
«L’intesa prevede lo sviluppo congiunto di progetti digitali e di servizi volti a valorizzare l’esperienza dello spettatore in linea con i più moderni impianti a livello internazionale, e la realizzazione di spazi come le nuove aree previste in Tribuna Tevere per famiglie e la clientela ‘corporate’».

La Roma disputa le proprie partite interne all’Olimpico dalla stagione 1953-54. In precedenza aveva giocato al Motovelodromo Appio, usato per la sola stagione 1927-28, poi nello stadio Nazionale, Campo Testaccio e, dal 1940-41 di nuovo nello stadio Nazionale, ampliato nel 1934 per i Mondiali di calcio.
E non mancheranno, nel prossimo triennio, lavori di ammodernamento dell’Olimpico. «Ospiteremo un girone di Euro 2020 e spero che l’Olimpico, che è uno stadio a 5 stelle ma che sarà adeguato alle direttive con un investimento di 20 milioni di euro, possa ospitare la partita inaugurale», le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò.
Nel bilancio al 30 giugno 2016, la società giallorossa ha inserito costi per 3,390 milioni di euro, relativi a «oneri per la concessione in uso dello Stadio Olimpico, e delle strutture commerciali annesse, per 3.390 migliaia di euro (3.393 migliaia di euro, al 30 giugno 2015), derivano dal contratto in essere con CONI Servizi per la concessione in uso dello Stadio Olimpico ed è comprensivo delle spese di illuminazione e della quota variabile derivante dalla commercializzazione dell’area ospitalità».