Il presidente della Lazio, Claudio Lotito (Insidefoto.com)
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito (Insidefoto.com)

Con il successo contro la Juventus nella Supercoppa italiana di domenica, salgono a 14 i trofei presenti nella bacheca della Lazio. Quattro di questi (la Coppa Italia nel 2008-09 e nel 2012-13 e la Supercoppa nel 2009 e nel 2017) sono arrivati sotto la gestione di Claudio Lotito.

Trofei minori, si obietterà. Sì, ma pur sempre trofei importanti per una società che – epoca Cragnotti a parte – non ha mai vinto tanto. Senza dimenticare che, negli ultimi cinque anni, dopo la Juve, la Lazio, pur avendo un fatturato di 4 volte inferiore a quello dei bianconeri, è la squadra italiana che ha vinto di più insieme col Napoli (due trofei a testa). E a questi successi vanno aggiunti gli altri quattro vinti – sempre sotto la gestione Lotito – dalla Primavera. Tre dei quali con Filippo Inzaghi come allenatore.

La Lazio festeggia la conquista della Supercoppa italiana 2017 (Insidefoto.com)
La Lazio festeggia la conquista della Supercoppa italiana 2017 (Insidefoto.com)

«Quando ci sono persone capaci e serie e quando c’è una società organizzata con principi sani, si possono ottenere grandi risultati», spiega Lotito in un’intervista al Corriere della Sera, che prova a dare la sua personale ricetta per rimanere competitivi anche con un budget non paragonabile a quello di altri club in Italia.

«Numero uno, la scelta dei giocatori: deve avvenire in base alle potenzialità atletico-agonistiche, alla moralità, alla compatibilità economico-finanziaria», spiega Lotito, «Numero due, la catena di comando: cortissima. Ci sono io, c’è il d.s. Tare, c’è l’allenatore e, in mezzo a loro, opera Peruzzi. Numero tre: il rispetto dei ruoli. Io non mi addentro mai nelle valutazioni tecniche».

Utile semestrale per la Lazio, ma l’affaire Zarate pesa sui conti di Lotito

La vittoria della Supercoppa, arrivata in uno Stadio Olimpico pieno, e con il popolo laziale che ha fatto sentire il proprio supporto alla squadra di Inzaghi, rappresenta un ulteriore soddisfazione per Lotito, che negli ultimi anni è stato spesso contestato dalla Curva Nord ma anche da ampie fette del tifo non organizzato.

Domenica sera, invece, il presidente ha festeggiato con la squadra proprio sotto la Nord. «Avere riconquistato il nostro popolo è l’aspetto più importante. La gente ha capito che c’è una grande campagna contro di me perché voglio introdurre principi nuovi nella gestione dei club. Ma pian piano ci sto riuscendo: cerchiamo di imporre la trasparenza».

Dopo 12 anni esatti alla Lazio, Lotito è sempre più solo

«Allora mi ridevano dietro, mi prendevano per pazzo. Ricordo ancora cosa disse all’epoca un dirigente, e non faccio il nome perché non voglio infierire: Lotito salterà presto. Invece sono ancora qui, anzi la Lazio, che ho rilevato moribonda, ha una posizione economica fortissima e un patrimonio immobiliare di oltre 200 milioni»

L’obiettivo per questa stagione è avere una squadra che si confermi competitiva. «Lavoriamo per questo. Siamo una società seria e lo dimostra l’appeal internazionale di cui godiamo. Non possiamo competere a livello di ingaggi con i primi 7 o 8 club d’Europa, però manteniamo ogni impegno e paghiamo gli stipendi con puntualità. E i calciatori questo lo sanno».

Ma è una follia pensare che la Lazio possa vincere un giorno lo scudetto? «E perché una follia? Non mettiamo limiti alla divina provvidenza. In Premier è successo al Leicester, no? La nostra filosofia è chiara: mettere un pezzo in più alla volta, senza compiere passi troppo lunghi. Perché noi vogliamo vincere, ma senza prendere scorciatoie».

PrecedenteNuovo sponsor per il Bayern Monaco: sulle maniche ci sarà il logo dell’aeroporto di Doha
SuccessivoBolt si ritira: quanto ha guadagnato in carriera l’uomo più veloce della storia

1 COMMENTO

  1. Caro Presidente, sarà bello parlare con lei di campo, quando le leggi saranno uguale per tutti.
    Lei si dimentica che, come accaduto ad altre squadre, la Lazio non è stata fatta fallire, spalmando il debito per oltre 20 anni!…..
    Di questo calcio e della Lazio che ne è parte attiva con lei, degnissimo presidente, non credo ci sia di che essere orgogliosi !

Comments are closed.