La volontà della Disney di sbarcare nel mondo dello streaming online fa felice anche la MLB, il campionato Usa di baseball.
La multinazionale con sede a Burbank ha infatti nei giorni scorsi acquistato la maggioranza della BAMTech, azienda leader nel settore della fornitura di contenuti sportivi digitali. Affare da complessivi 1,58 miliardi di dollari per acquisire un’ulteriore quota del 42%, dopo aver già acquistato il 33% negli anni scorsi. Disney lancerà quindi il suo servizio di streaming video multi-sport con marchio ESPN all’inizio del 2018, seguito da un nuovo servizio di streaming direttamente da consumatore a marchio Disney 2019.
E il collegamento con la MLB? BAMTech, infatti, nasce come un’idea della lega statunitense di baseball. Nel 2000 era infatti nata la MLB Advanced Media (MLBAM), per standardizzare i siti web dei team e l’acquisto di biglietti online. Ogni squadra aveva investito 1 milione di dollari l’anno per i primi quattro anni per finanziare l’impresa, ricevendo in cambio una quota dell’azienda. Ai servizi di biglietteria, MLBAM ha affiancato lo streaming video e l’applicazione molto apprezzata “MLB At-Bat” che fornisce risultati e punteggi.
Non solo baseball, però: nel corso degli anni infatti la MLBAM ha collaborato con la HBO per la creazione della piattaforma streaming HBO Now, oltre a stringere un accordo con la NHL (la lega di hockey Usa) per i contenuti digitali.

Nel 2015 la MLBAM ha creato al suo interno la BAMTech, che si sarebbe dovuta concentrate su tutti gli affari non relativi al baseball per fornire contenuti in streaming, come gli accordi con NHL e HB e le nuove iniziative con ESPN, WWE e PGA. Nel 2016, Disney ha acquistato quote per un 1 miliardo di dollari in BAM Tech, affare che ha valorizzato l’intera società (in cui tutti e 30 i team della MLB detenevano ancora una quota complessiva del 15%) a 3,5 miliardi di dollari.
L’ultimo affare, così, permetterà non solo a Disney di sbarcare nel panorama dei contenuti in streaming, ma permetterà alle franchigie della MLB di realizzare un affare non di poco conto: l’investimento iniziale da 4 milioni di dollari è stato ripagato con ricavi per circa 50 milioni, dopo la nuova acquisizione di quote da parte di Disney.