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Nikola Kalinic (Insidefoto.com)

Nel giorno che segna di fatto il ritorno del Milan nella fase finale di una coppa europea dopo tre anni e mezzo, viene confermata la difficoltà del club a comprare in Italia in questa sessione di mercato. Dopo i ritardi legati alle fideiussioni di Biglia e Bonucci a inizio agosto, risulta più complessa del previsto anche la strada che porta a Kalinic. Così scrive il quotidiano La Repubblica a margine della cronaca della gara di andata dei playoff di Europa League, vinta dai rossoneri per 6-0 contro i macedoni dello Shkendija.

La Fiorentina – scrive Repubblica – forte dei 29 milioni messi sul tavolo dall’Everton non è convinta delle modalità di pagamento a garanzia della somma offerta dal Milan: prestito oneroso di 4 milioni con obbligo di riscatto fissato a 21 più una componente variabile sulla valorizzazione del giocatore, pari a 6 milioni.

Secondo quanto riportato invece dalla Gazzetta dello Sport, la struttura dell’operazione sarebbe leggermente diversa. Confermato il prestito oneroso, ma per un valore complessivo di circa 10 milioni, pagabile in due rate: la prima di 4 milioni, la seconda da sei milioni, per poi passare al resto della somma da liquidare al momento dell’acquisto definitivo.

Il problema – scrive MilanNews – è rappresentato da quella seconda rata, identificata in quei sei milioni che per il club toscano non sarebbero coperti. Fino a che non arriveranno garanzie Kalinic non si muoverà, almeno stando a quanto fanno trapelare i viola.

La sensazione è che Milan e Fiorentina, nonostante l’offerta dell’Everton, possano tornare comunque a dialogare per trovare una soluzione che metta tutti d’accordo, anche se i tempi potrebbero allungarsi a meno di due settimane dalla chiusura delle trattative estive. Non a caso nella serata di ieri, a Milano, si è svolto un altro incontro tra il direttore generale dei viola Pantaleo Corvino e Fali Ramadani, che gestisce gli interessi del calciatore croato, che sembra determinato a vestire la maglia rossonera.

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