Prosegue senza sosta la trattativa per la cessione del Genoa tra Enrico Preziosi e Sri Group di Giulio Gallazzi. Dopo una pausa a fine luglio, con annuncio di rinvio per settembre, le parti infatti sono tornate ad incontrarsi e lunedì sera Preziosi, l’amministratore delegato del Genoa Alessandro Zarbano e il banchiere Beniamino Anselmi, indicato da Gallazzi come futuro presidente, hanno cenato a Forte dei Marmi.
“So che qualcuno ha saputo di questa cena ma io non la commento – ha detto Preziosi -. Io penso solo a finire la squadra e a cercare di allestire una formazione che possa fare bene”.
Repubblica Genova, intanto, aggiunge alcuni dettagli sull’operazione. Il primo passo della nuova proprietà sarà saldare tutti i debiti che si sono accumulati nei tredici anni della gestione Preziosi.
Il concetto – riferisce sempre il quotidiano – è stato ribadito a Preziosi da Beniamino Anselmi nel corso della cena.
Un incontro informale e disteso, una sorta di prologo a quello ufficiale in programma dopodomani e al quale parteciperà anche Giulio Gallazzi, il fondatore dell’Sri Group che da maggio sta pazientemente tessendo la tela di una trattativa estremamente complicata e laboriosa.
Galazzi e Anselmi, prima dell’appuntamento decisivo con Preziosi, si vedranno (con ogni probabilità a Londra, nella sede dell’Sri Group) per fare il punto, ma ormai la linea è tracciata. Alla cena di Forte dei Marmi, Preziosi ha regalato soltanto una battuta: «Per adesso parlo solo della campagna acquisti. Penso unicamente ad allestire una squadra che possa ben figurare in questo campionato».
A preoccupare i nuovi proprietari c’è un costo del lavoro che continua a lievitare. A far definitivamente sballare il monte ingaggi è l’ormai probabilissimo arrivo di Ansaldi dall’Inter (3 milioni lordi a stagione). E poi occorrerà dare una bella sforbiciata ad una rosa che presenta ancora troppi elementi in soprannumero.