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L'utilizzo del VAR da parte dell'arbitro Giacomelli nell'amichevole Spal-Chievo (foto Insidefoto.com)

L’introduzione del sistema VAR non è riuscito, per ora, ad eliminare completamente le polemiche. Non solo per quanto riguarda gli errori arbitrali, ma anche per le tempistiche di utilizzo da parte degli arbitri del nuovo strumento.

La parola più utilizzata, negli ultimi giorni, è quella di “tempo effettivo”. Ma quanto si è giocato in Serie A nelle prime due giornate del campionato 2017/18?

Stando ai dati Opta, ogni partita è durata 96 minuti e 45 secondi di orologio: il tempo effettivo per ciascuna gara è stato invece di 57 minuti e 9 secondi.

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La percentuale del tempo effettivo è stata così pari al 59,1% della durata complessiva: un dato in leggero calo rispetto al 59,7% del 2016/17, ma in perfetta media rispetto alle cifre delle ultime stagioni.

Dati in leggero calo anche considerando il rilevamento statistico effettuato dalla Lega Serie A nelle prime due giornate di campionato.

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Numeri leggermente diversi (dovuti alla diverse modalità di rilevamento), che certificano un lieve calo rispetto al recente passato, ma dell’1,6%: nulla di così eclatante, quindi, nonostante il tempo utilizzato dagli arbitri per utilizzare il VAR.

Nel dettaglio, nel corso delle prime due giornate del campionato 2016/17 il minimo è stato toccato, per quanto riguarda il tempo effettivo, da Milan-Torino, con solo il 46,4% del minutaggio effettivo. Percentuale invece massima per Juventus-Fiorentina, con il 63,6%.

Tempo effettivo Serie A, i dati del 2017/18

Per quanto riguarda il campionato in corso, la percentuale varia indipendentemente dall’utilizzo del VAR o meno. Basta prendere come esempio Sassuolo-Genoa, ovverosia la partita con la minor percentuale di tempo effettivo con il 43,8%: una gara in cui non è stato rivisto alcun episodio.

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I dati della prima giornata 2017/18

Stranamente, la partita con la maggior percentuale di tempo effettivo è stata Bologna-Torino, con il 63%: una delle gare finora più discusse per l’utilizzo del VAR.

Nel corso della seconda giornata, invece, il VAR ha avuto maggior effetto su alcune gare: su tutte Torino-Sassuolo, in cui si è giocato solo 42’47 minuti, ovverosia il 43,4%. Allo stesso modo, però, anche in Milan-Cagliari e Napoli-Atalanta si è stati ben al di sotto del 50%, senza però casi di on field review. 

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I dati della seconda giornata 2017/18

Tempo effettivo Serie A, il futuro

Senza dubbio, però, l’elemento tempo effettivo sarà valutato e probabilmente rivisto, come già anticipato da Roberto Rosetti, responsabile del video assistant referee in Italia: “Sappiamo che ogni cambiamento prevede una fase di adattamento, una ottimizzazione delle procedure – ha dichiarato l’ex arbitro nei giorni scorsi -. Anche i tempi devono essere limati. Questo lavoro ha l’obiettivo di avere un calcio più giusto eliminando errori importanti. Sappiamo che siamo all’anno zero e che ci sono situazioni da migliorare, come è normale che sia”.

“I giocatori sono un po’ preoccupati per le interruzioni, ma se guardiamo al tempo effettivo della scorsa stagione è sui 55-57 minuti a incontro, sarà quel minuto e mezzo determinante per il risultato a stravolgere la partita? Comunque si arriverà ad avere il tempo effettivo e ci sono autorevoli personaggi del mondo arbitrale che stanno riflettendo su questo”, ha concluso Rosetti.

Una rivoluzione che va studiata: qualcuno parla già di due tempi da 30′, con decisione dell’IFAB che dovrebbe essere presa già nel prossimo marzo. D’altronde, per ottenere oggi 60′ effettivi di gioco, stando alla media in Serie A bisognerebbe avvicinare la durata ai 100′ di cronometro, rispetto agli attuali 90′.

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