La Juventus ha chiuso il secondo semestre della stagione 2016-2017 con una perdita netta di 26,6 milioni di euro, in linea con il risultato dello stesso periodo dell’esercizio 2015-2016 (-26,7 milioni).
E’ quanto emerge dal comunicato stampa relativo ai conti semestre gennaio-giugno 2017 di Exor, la holding presieduta da John Elkann cui fa capo il controllo della società bianconera, oltre che di FCA, CNH Industrial, Ferrari, Partner Re e dell’Economist.
Exor, si legge nella nota, ha chiuso il semestre con un utile consolidato di 916,3 milioni di euro, in crescita del 485% rispetto all’analogo periodo del 2016 (430,3 milioni di euro) e un Net Asset Value (valore netto degli asset in portafoglio) pari a 17 miliardi di dollari, il 17,5% in più rispetto al 31 dicembre 2016.
Per quanto riguarda la Juventus, in attesa della pubblicazione dell’intera relazione semestrale di Exor, da cui sarà possibile avere maggiori indicazioni sui conti bianconeri, si può evincere che nonostante il rosso nel secondo semestre, l’esercizio al 30 giugno 2017 chiuderà in utile.
La società presieduta da Andrea Agnelli ha infatti chiuso il primo semestre con un utile di 72 milioni, su cui hanno influito positivamente le plusvalenze realizzate nell’estate 2016 grazie alle cessioni di Paul Pogba al Manchester United e di Alvaro Morata al Real Madrid.
La cifra esatta dell’utile la si conoscerà solo nelle prossime settimane quando si riunirà il consiglio di amministrazione della Juventus per approvare il bilancio dell’esercizio 2016-2017. Esercizio che, secondo le stime elaborate da Calcio e Finanza nel maggio scorso, chiuderà con ricavi (compresi quelli relativi alla gestione del parco calciatori) superiori ai 500 milioni di euro.
Juventus, ricavi 2017 oltre 550 milioni con plusvalenze e Champions League