Uva Italia fuori dal Mondiale avrebbe conseguenze – Michele Uva, direttore generale della Figc, non si sbilancia sulla frase del presidente federale Carlo Tavecchio, che aveva definito ‘un’apocalisse’ l’ipotesi dell’Italia fuori dal Mondiale di Russia del 2018. “L’apocalisse è chiaramente un termine che il presidente Tavecchio ha utilizzato e bisogna chiedere a lui, io non posso interpretare le sue parole. Io cerco sempre di essere positivo e dico che lavoriamo affinché l’Italia non resti fuori dal Mondiale, ma lavoriamo tutti insieme, anche voi della stampa”, dice Uva a ‘Tutti Convocati’ su Radio 24. Il dirigente prosegue: ”L’Italia è un paese di passione e di calcio, non può stare fuori, però dipende anche dalle performance sportive e quindi dalle partite che faremo nei play-off”.
E sul possibile tracollo degli Azzurri: “Un fallimento è chiaro che porta sempre delle conseguenze, ma possiamo parlarne dopo metà novembre e non prima? Perché prima vorrebbe dire avere un approccio negativo ad un evento sportivo che come Italia abbiamo già vissuto. Già in passato l’Italia ha avuto un play-off per la qualificazione mondiale, lo abbiamo affrontato e vinto. Come faremo adesso”.
Uva conclude commentando i giudizi negativi piovuti sul ct Ventura dopo le gare dell’Italia contro la Spagna e Israele: ”Senza alcun dubbio si è esagerato con le critiche. Sono assolutamente contrario a questo approccio autolesionistico perché penso che Ventura come la Federazione, come tutti i giocatori, tutte le parti coinvolte lavorino tutti i giorni per fare bene. Siamo un popolo di commissari tecnici, dove ognuno c’ha il suo schema, le sue convocazioni, però quando la maglia azzurra scende in campo il fischio non è giustificabile”.