Nelle scorse settimane calcioefinanza.it aveva raccontato la naturale evoluzione del mercato dei diritti tv a livello mondiale, spiegando che fin qui si è assistito a manovre di avvicinamento e di assaggio del mercato da parte dei grandi player.
Gli accordi, pur significativi, stipulati da Amazon, Twitter, Facebook finora non hanno riguardato eventi di portata planetaria.
Quando questo giorno arriverà la rivoluzione si sarà compiuta.
Tv e streaming, la svolta che il mondo del calcio sta aspettando
Ma le grandi manovre sono già in corso, e Facebook ha iniziato incassando una pesante sconfitta al primo round a favore di un operatore tradizionale come il gruppo Murdoch.
La gara per i diritti televisivi della Premier League di cricket è andata infatti a Murdoch per la cifra di 2,55 miliardi di dollari.
L’accordo è fino al 2022. Il campinato è visto da oltre un miliardo di persone: numeri che il subcontinente indiano e gli altri paesi del Commonwealth, oltre che tutti gli indiani che vivono in Europa, negli Stati Uniti e nel Medio Oriente, riescono tranquillamente a garantire.
Facebook ha partecipato ed ha offerto 600 milioni di dollari che non sono bastati.
Il Board of Control for Crikcet in India (Bcci) – come scrive Il Sole 24 Ore quest’oggi – ha preferito Star India, società controllata da TwentyFirst Century Fox di Rupert Murdoc, che ha offerto 2,55 miliardi di dollari per i diritti televisivi e digitali combinati.
L’offerta mostra l’interesse di Facebook ad accelerare nello streaming dei grandi eventi sportivi.
In termini di valore è la cifra più elevata mai offerta per lo streaming digitale sportivo, mercato appena nato ma in rapidissima crescita.
Facebook nel luglio scorso ha superato i 500 miliardi di capitalizzazione ed ha messo a budget 6,25 miliardi di dollari per gli eventi sportivi in diretta.
Nel maggio scorso si è accordata con la MLB di Baseball per trasmettere tutti gli incontri della prossima stagione ed ora è in gara con Twitter e Snapchat per ottenere da Fox gli highlights dei campionati del mondo di calcio in Russia. E ovviamente punta anche le Olimpiadi di Tokyo 2020.
La strada è segnata anche se fin qui l’orientamento degli organizzatori preferisce privilegiare soluzioni che possano garantire una copertura complessiva, non solo in streaming ma anche televisiva.
Un aspetto non trascurabile, di cui forse anche Facebook dovrà tener conto in futuro.