Prima l’accordo con Amazon, poi la battaglia allo streaming illegale con un partner specifico per questo delicato compito.
Il caso è emblematico, riguarda la Bundesliga ma è significativo rispetto a quanto sta per accadere su tutti i mercati.
Amazon e il calcio, amore a piccoli passi: presi i diritti audio della Bundesliga
Chi si dice convinto che lo streaming illegale rimarrà sempre come fenomeno sostanzialmente insuperabile può pensare a quel che accadde in Italia alla fine degli anni 2000.
L’aumento delle schede pirata delle piattaforme pay tv allora esistenti venne via via superato (non significa che non ce ne siano più in circolazione, ma l’incidenza sul mercato è certo inferiore) dalla adozione di nuovi sistemi più sicuri.
Anche qui il processo pare segnato.
Ricordate il film The Social Network, che racconta la nascita di Facebook? A Sean Parker – fondatore di Napster (il servizio di downolad musicale particolarmente fiorente a cavallo con il nuovo millennio) interpretato nella pellicola da Justin Timberlake – vengono messe in bocca parole che suonano grosso modo come “Napster non è mai finito, perchè tutta la discografia ha dovuto adattarsi a Napster”.
Una sorta di “Napster è morto, w Napster”, o se preferite: “Napster non è morto perchè tutto è diventato Napster”.
Lo stesso sarà con lo streaming. L’illegalità sfocerà in un nuovo fiume. Dimostrato che si può fare il business nascerà la protezione del business, con nuovi sviluppi.
Nel frattempo, a dimostrazione del processo in atto, la Lega tedesca di calcio (DFL) ha nominato Nagra, azienda specializzata nella protezione dei contenuti, come partner nella lotta contro l’illegale sfruttamento dei suoi contenuti.
L’organizzazione implementerà i servizi anti-pirateria di Nagra e la rete globale di intelligence per monitorare e arrestare la condivisione illegale di video e flussi di partite Bundesliga di prima e seconda stagione per la stagione 2017/18.
I termini finanziari dell’accordo non sono stati rilasciati.
“La pirateria assume oggi molte forme diverse, in particolare con plug-and-play, dispositivi a base di codice add-on in grado di trasmettere contenuti sul grande schermo”, ha dichiarato Frédéric Guitard, vicepresidente dell’anti-pirateria a Nagra. “È necessario un nuovo approccio per combattere la distribuzione illegale di contenuti online e ritornare gli spettatori alla legittima catena di valore video.