Nike è certamente una delle aziende più apprezzate in ambito sportivo e si sta ora ritagliando un ruolodi primo piano anche in NBA. Da poco il brand ha presentato le nuove divise, che presentano diverse modifiche rispetto a quelle a cui eravamo abituati finora.
Come riporta la testata spagnola lajugadafinanciera.com, in questa stagione le franchigie avranno la possibilità di indossare divise dotate della tecnologia Nike Connect, che saranno in vendita a partire dal prossimo 29 settembre.
Le nuove casacche realizzate da Nike sono davvero innovative e saranno apprezzate soprattutto da chi ama la tecnologia. La maglia è infatti dotata di un chip attraverso cui i fan hanno la possibilità di accedere a una serie di contenuti esclusivi e personalizzati dedicati a ogni singolo giocatore.
Usufruire di questa opportunità è davvero molto semplice: basta scaricare l’applicazione Nike Connect, disponibile gratuitamente per i dispositivi iOS e Android e portare il proprio smartphone vicino all’etichetta della maglia.
Non è finita qui: gli appassionati avranno anche la possibilità di godere di offerte esclusive (non mancheranno biglietti a un prezzo speciale), oltre che conoscere alcuni aspetti che contraddistinguono ogni singolo giocatore: sarà ad esempio possibile scaricare la lista di canzoni preferita dall’atleta. .
Anche le stelle più importanti dell’NBA sembrano essere già entusiaste di questa interessante novità. Lo dimostra anche Kevin Durant, campione dei Golden State Warriors: “La creatività è una delle caratteristiche distintive di Nike, parla da sè. Penso che questi cambiamenti avranno un impatto rilevante sulla cultura. Mi piace poter essere parte di questo“. Dello stesso avviso è anche Paul George, milita nei Thunder: “La maglia connessa è qualcosa di fantastico. Permette di creare un flusso continuo tra il tifoso e l’atleta“.
Le maglie connesse presentano anche novità interessanti a livello tecnico: sono state infatti progettate per facilitare il più possibile la libertà di movimento dei giocatori che le indossano. Anche il tessuto è stato modificato e ora rende più semplice la traspirazione.