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Il presidente Rybolovlev e Alberto di Monaco al Louis II (Insidefoto.com)

Se un progetto sportivo viene impostato in modo consapevole per far crescere il club a tutto tondo, non può limitarsi alle questioni “di campo”.

Lo sta dimostrando l’AS Monaco – che sul piano della gestione sportiva ha messo in piedi un progetto a lungo termine già fruttuoso e in continua crescita (piazzamento stabile in Champions League e vittoria della Ligue 1 l’anno scorso).

Oltre a questo la società del Principato negli ultimi tempi sta lavorando anche fuori dal rettangolo verde, come ha dimostrato l’apertura del nuovo megastore due anni fa, con annessa riqualificazione di uno snodo viario nei pressi dello stadio.

E le plusvalenze estive, presenti e future (come quella di Mbappè) non possono che sostenere i piani di investimenti del club.

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Ed è proprio lo Stade Louis II il nuovo tassello da gestire e migliorare nei piani del Monaco.

Su Calcio e Finanza avevamo analizzato di recente le qualità dell’impianto del Principato, un edificio che funge da centro polisportivo dell’intera zona ovest di Monaco, con palestre, piscina e campi indoor nella “pancia” dello stadio.

Ora l’idea è migliorarlo, con una ristrutturazione mirata senza stravolgerne l’aspetto generale. I primi lavori sono stati effettuati già in estate, e si sono concentrati sulle piscine interne, con un rinnovamento dei servizi sportivi e di alcune strutture.

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Il prossimo passo sarà l’ammodernamento delle parti “esterne” e di campo. Il presidente del Monaco, Dmitry Rybolovlev, vuole uno stadio più accogliente per atleti e per spettatori e, per fare questo, il progetto di ristrutturazione verrà finalizzato di comune accordo con tutte le associazioni sportive che hanno sede al Louis II (sono una quindicina in tutto, fatte di atleti sia professionisti che dilettanti).

Come confermato anche dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Olivier Lavagna, “le squadre del Monaco di calcio e basket sono i due utilizzatori principali dell’impianto ma saranno fondamentali anche le idee della parte di atletica leggera, che ha necessità diverse ma ugualmente importanti”.

Il progetto potrebbe comportare una durata dei lavori di 4-5 anni, per una spesa vicina ai 240 milioni di €, finanziati a livello pubblico.

L’idea, in prospettiva, è di installare nuovi palchi VIP in tribuna d’onore, oltre che rinnovare alcuni materiali della struttura dello stadio – introducendo, in particolare, elementi a basso impatto energetico ed eco-friendly.

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Anche la viabilità esterna all’impianto potrebbe subire variazioni, con il ridisegno di alcune vie d’accesso – punto sempre critico nella situazione urbana del Principato.

Il finanziamento statale per i lavori sullo stadio potrebbe inoltre portare a un impegno diretto della proprietà del Monaco nell’altro progetto di rinnovamento sul tavolo, quello per il centro d’allenamento di La Turbie.

Come ha confermato il vice presidente del Monaco, Vasim Vasilyev, “l’ottimo fatturato recente del Club verrà reinvestito e vogliamo trasformare il nostro centro d’allenamento in uno dei migliori al mondo”.

A La Turbie i lavori potrebbero iniziare già nel 2018, per un investimento vicino ai 50 milioni di €, in quello che continua a essere un progetto sportivo completo di rilancio e consolidamento della posizione europea del club.

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