Arsenal Innovation Lab
Un gruppo di tifosi dell'Arsenal (Foto: Insidefoto)

I club di calcio stanno mostrando un interesse crescente nei confronti di temi importanti quali innovazione e tecnologia. Alcuni di questi sono ormai pronti al lancio i di hub dedicati all’investimento e all’incubazione di start-up, nella speranza che questo possa avere un impatto positivo sulle prestazioni dei calciatori e nei risultati axiendali.

Tra le società che hanno deciso di creare un laboratorio di innovazione ci sono Barcellona, Los Angeles Dodgers, Minnesota Vikings e Philadelfia 76ers, a cui si aggiungono ora anche i “Gunners”, al momento unico club di Premier League a intraprendere questa iniziativa.

La struttura realizzata dall’Arsenal prende il nome di Arsenal Innovation Lab e consentirà di collegare il club con una serie di start up con l’obiettivo di contribuire a migliorare al meglio il futuro delle società di calcio, dentro e fuori dal campo. Per identificare nella maniera migliore le aziende che possono avviare una collaborazione proficua con la società londinese è stata avviata una collaborazione con la società di investimenti L Marks.

Il programma ha una durata complessiva di dieci settimane.

Sono cinque le macro aree su cui opererà Arsenal Innovation Lab:

– Migliorare l’esperienza dei tifosi legata alle partite
– Engagement dei tifosi (a livello globale)
-Trasformazione delle opportunità commerciali per i partner del club
-Attività di vendita
-Altre idee (verrà data una “wildcard” a quelle realtà capaci di portare in dote idee innovative per migliorare l’organizzazione del club, nelle diverse aree di management).

Di ognuno dei cinque settori si occuperà un dirigente dell’Arsenal, che darà un riscontro costante alle start up.

Vinai Venkatesham, direttore generale della società biancorossa, ha voluto spiegare come sia nata l’iniziativa: “Sappiamo che nel mondo già esistono diverse startup con idee moderne ed innovative e con loro stiamo cercando di creare un rapporto. Crediamo di poter crescere tutti (club e startup) dalla condivisione di progetti finalizzati alla crescita dell’intero sistema calcio”.

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Giornalista, laureata in Linguaggi dei media all'Università Cattolica di Milano. Esperienza soprattutto in siti internet e qualche incursione in TV e sulla carta stampata.