I vertici del calcio belga hanno ricevuto un ultimatum per fine novembre per convincere l’UEFA di essere in grado di poter finire in tempo il nuovo stadio che dovrà ospitare alcune partite di Euro 2020.
L’Eurostadium di Bruxelles è stato scelto come sede in cui disputare tre partite della fase a gironi e una partita degli ottavi di finale, durante l’edizione che come noto sarà disputata in diversi paesi Europei in occasione del 60esimo anniversario della competizione.
Ma la costruzione è stata piena di problemi politici e legislativi e il presidente UEFA Aleksander Ceferin ha rivelato mercoledì che Stoccolma, Cardiff e Wembley sono stati tutti messi in stand-by per sostituire, se necessario, Bruxelles.
“Abbiamo ancora fiducia in Bruxelles, quindi vediamo”, ha detto Ceferin ai giornalisti in una conferenza stampa a Nyon dopo la riunione del comitato esecutivo dell’Uefa.
“Ma se Bruxelles non sarà in grado di farlo, chiederemo a Cardiff e Stoccolma se sono interessati. Inoltre, l’unica sede delle 13 città che ospita l’Euro 2020, ma che non ospiterà le partite dei gironi, è Wembley, per questo parleremo anche con l’Inghilterra “.
Il nuovo impianto di Bruxelles è destinato a sostituire lo stadio di Re Baldovino (l’ex Heysel) ma il segretario generale della federazione belga ha detto ai giornalisti di non avere la certezza del risultato al momento.
Sia Stoccolma che Cardiff avevano partecipato al bando originario del precedente presidente UEFA Michel Platini, ma entrambi persero.
Se Bruxelles dovesse mancare la scadenza, Stoccolma probabilmente avrà il via libera.
La data decisiva è fissata a quando il comitato esecutivo della UEFA prenderà una decisione definitiva il 7 dicembre.
I due stadi hanno recentemente ospitato le finali delle coppe europee: a Stoccolma si è giocata quella di Europa League vinta dal Manchester United, a Cardiff quella di Champions League vinta dal Real Madrid.