Dal campo alla ricerca, la Figc presenta i risultati dello studio scientifico svolto nel corso della terza edizione del ‘Progetto Rete!’.
Conclusa la fase relativa all’attività sportiva, con la finale dello scorso 5 giugno disputata a Coverciano tra gli Sprar di Vizzini e Lodi, l’iniziativa rivolta ai minori stranieri non accompagnati ha un’importante appendice grazie alla ricerca scientifica curata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
In occasione del torneo, che nel 2017 ha coinvolto circa 400 ragazzi tra i 15 e i 19 anni provenienti da 30 diverse strutture dislocate su tutto il territorio, ai partecipanti sono stati somministrati specifici questionari per valutare il ruolo del calcio come veicolo di integrazione.
E’ nato così uno studio di notevole interesse e importanza nell’ambito delle tematiche relative alla lotta al razzismo, all’integrazione e all’inclusione sociale, su cui la Federazione e il Settore Giovanile e Scolastico stanno ponendo molta attenzione.
Nell’ottica di una crescente sinergia con le strutture federali e con il territorio, la presentazione dei dati, in programma lunedì 25 settembre, avrà luogo dalle ore 15 presso i Centri Federali Territoriali di Capurso (BA), Solomeo di Corciano (PG) e alle ore 20 nella Sala Consiliare del Comune di Montanaso Lombardo.
Nel corso della conferenza, in cui lo staff di psicologi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha seguito ogni fase scientifica del progetto, illustrerà i risultati della ricerca, il Settore Giovanile e Scolastico presenterà il format per l’edizione di Rete! 2018. Al termine della conferenza seguirà, in ogni sede coinvolta, un’attività sul campo tra i ragazzi degli Sprar di quell’area geografica e i coetanei tesserati di una società del territorio, con cui avviare un percorso di vera inclusione sociale.