Non sono mancate le polemiche per la scelta di quotare l’uso della Var nel derby di Torino, anche tra i vertici del calcio italiano.
Sulla questione è intervenuto oggi il n.1 della Figc Carlo Tavecchio, al termine dell’assemblea della Lega Serie A: “Noi su questo siamo molto critici, tutti sanno perfettamente che il sottoscritto a suo tempo ha detto che si possono quotare i risultati finali, tutto il resto sono invenzioni e situazioni particolari”.
L’agenzia di scommesse infatti farà esordire in anteprima la quota per il derby di Torino tra la Juventus capolista e il Torino di Sinisa Mihajlovic: un big match in cui quindi sarà possibile, per gli scommettitori, puntare su tre diverse tipologie di attività legate al VAR. Si potrà scommettere se il VAR sarà utilizzato nel corso della partita almeno una volta (ad oggi il “Sì” è quotato a 1,40 mentre il “No” è quotato a 2,60), se verrà concesso un calcio di rigore facendo ricorso al VAR (in lavagna a 3,00) e, infine, se sarà annullato un gol con l’utilizzo della tecnologia, ipotesi quotata a 6,00.
Per quanto riguarda l’utilizzo del VAR, Tavecchio ha dichiarato che “il bilancio sulla Var è positivo, già nelle prime due domeniche, su 12 casi in 7 ha cambiato la decisione arbitro. Il problema della Var – ha aggiunto il presidente della FIGC, nonché commissario della Lega Serie A – non sta nella valutazione arbitrale, che avviene nell’arco di trenta secondi o anche meno, ma la trasmissione di dati dall’osservatorio al campo, che molte volte non è arrivata e quindi non si poteva procedere”.