I rappresentanti di Uefa e Fifa “hanno evitato di criticare apertamente noti calciatori accusati o condannati per evasione fiscale”. Lo ha indicato l’Europarlamento dopo l’audizione presso la commissione d’inchiesta sul riciclaggio e sull’evasione fiscale che ha affrontato il caso dell’evasione fiscale nel settore del calcio, come riporta l’agenzia Radiocor. Tra i casi evocati dagli europarlamentari quelli di Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Messi e suo padre sono stati giudicati colpevoli di aver evaso 4,1 milioni di euro. Ronaldo è accusato di aver evaso 14,7 milioni.
Uno dei ‘rapporteur’ della commissione, il socialista danese Jeppe Kofod, ha criticato l’atteggiamento lassista del Barcelona sulla condanna di Messi chiedendo a Kimberly Morris della Fifa e Jilien Zylberstein, consigliere legale della Uefa: “Se siete per il ‘fair play’, non dovreste essere anche a favore di una tassazione equa”.
I due rappresentanti delle autorità sportive, prosegue Radiocor, hanno evitato di prendere posizione sui casi specifici. Morris ha risposto: “Il caso è di competenza delle autorità fiscali”. Alle critiche di molti europarlamentari, che hanno chiesto perché i due organismi di regolazione del calcio sono stati contrassegnati da corruzione come il settore che dovrebbero controllare, i rappresentanti di Uefa e Fifa hanno ribattuto che in tali organismi “c’è stata una serie di riforme nel 2015 che includono limiti temporali per la presidenza della Uefa”.