Scontro a tutto campo tra Bayern Monaco e Paris Saint Germain.
Il club bavarese, attraverso il presidente Uli Hoeness, ha denunciato nuovamente il modello economico adottato dai “nuovi ricchi” del calcio europeo.
Uli Hoeness già critico con le mosse di PSG e Barcellona, ha nuovamente attaccato i parigini che sfideranno proprio il Bayern in Champions League questa sera al Parco dei Principi.
“Ci sarà un momento in cui tutti i club che spendono così tanto denaro nel mercato dei trasferimenti non saranno nemmeno più in grado di permettersi nemmeno un panino! Perché il successo sportivo non può essere comperato, contrariamente a quanto pensano alcuni” ha detto il leader del Bayern.
Senza citare direttamente il PSG, il presidente del Bayern attacca apertamente i club finanziati da grandi investimenti fatti più o meno direttamente dai loro azionisti.
Per il leader bavarese, una tale politica non può durare. E prevede in particolare un rapido disimpegno di questi azionisti, che si stancheranno di non essere in grado di vincere la Champions League.
Il Bayern, dal canto suo, può parlare alla luce di uno dei modelli più virtuosi del calcio europeo che ha generato profitti negli ultimi 24 anni.
La politica improntata ad un rigoroso controllo di bilancio è stata recentemente criticata da alcuni soci del club, ma la strada rimane quella maestra.
Quest’estate ha tenuto banco in particolare la polemica sollevata da Robert Lewandowski che ha chiesto un ulteriore sforzo alla gestione del club per ricercare nuovi giocatori in grado di dare un nuovo livello sportivo al club.
In realtà il Bayern quest’estate ha fatto un nuovo record acquistando Corentin Tolisso dal Lione per poco più di 40 milioni di euro più bonus. Ma siamo evidentemente lontani dagli investimenti di PSG e Manchester City.
“Siamo stati criticati per esserci rifiutati di investire di più. Ma dovremmo essere elogiati, perchè siamo competitivi grazie al nostro lavoro e alle nostre forze “, ha concluso Uli Hoeness, lodando il modello economico creato dal Bayern negli ultimi anni.
il Bayern è indubbiamente una delle società meglio gestite (ricordo quando anni fà regalarano l’abbonamento ai tifosi per l’anniversario) però c’e’ anche da dire che sono favoriti dal non avere una società di pari livello nella concorrenza nazionale, questo aiuta parecchio per essere sempre al top, negli altri campionati di elite c’e’ sempre almeno più di una società (in Italia sta vivendo nello stesso Harem del Bayern la Juve attualmente, ma qui è una questione di ciclo, il tempo che le milanesi si rimettono in pista economicamente e poi competitività economica più o meno ci sarà, in Germania invece è fisiologica la cosa)