Il Qatar starebbe pensando di creare un’unica piattaforma globale di film e serie tv, accompagnata da varie società locali che acquistino i principali diritti tv sportivi a partire dal calcio.
A parlarne oggi è MilanoFinanza che sottolinea come l’emirato del Qatar sia sulla buona strada per lanciare una sfida finalizzata a film e pallone con l’obiettivo di presidiare entrambi i campi d’interesse.
Al momento dispone di un parco clienti di circa 60 milioni di abbonati e copre 43 mercati, sotto l’egida della holding beIn Media Group guidata da Nasser al-Khelaifi (uomo di fiducia dell’emiro Tamim Bin Hamad al-Thani).
La stessa piattaforma spazia dallo sport ai film in Francia, Spagna, Stati Uniti e Asia (e in questi mercati detiene i diritti esteri di Serie A). Del network fa parte anche Digiturk (Turchia)
Le manovre continuano nonostante l’embargo che i paesi del Golfo gli hanno costruito intorno che stanno mandando in sofferenza l’economia qatarina, in una regione che dalla questione Siriana al Kurdistan rimane tra le più instabili e pericolose.
Da qualche anno è stato abbandonato il piano di espansione del canale all news Al Jazeera, a partire dalla chiusura della filiale Usa (dopo investimenti per 500 milioni): le notizie diffuse erano infatti motivo di tensioni.
Per questo ora si guarda più che altro all’intrattenimento, in una strategia di softpower già passata dal calcio giocato (il Psg e l’affare Neymar), con un approccio che i vertici di beIn media definiscono “opportunista”.
Quel che è certo è che l’opportunità non manca, da verificare la sua realizzazione.