Rush finale per le trattative private per la vendita dei diritti tv della Serie A all’estero. In questi giorni infatti la Lega Serie A e l’advisor Infront sono infatti a Londra, per trattare direttamente coi soggetti la cessione dei diritti tv.
Il punto sulla situazione sarà fatto martedì 10 ottobre, quando è stata convocata un’assemblea straordinaria di Lega: tra i tre punti all’ordine del giorno per l’incontro in via Rosellini, c’è anche l’esito della «procedura competitiva diritti audiovisivi internazionali Serie A, Coppa Italia e Supercoppa Italiana 2018-2021», come si legge nel comunicato della stessa Lega.
Nell’asta sono state presentate 95 offerte da parte di 30 diversi operatori di tutto il mondo. L’obiettivo è quello di superare quota 300 milioni annui, fissata ad inizio delle trattative, in deciso aumento rispetto alla media di 185 milioni annui garantita dall’ultimo contratto con Mp&Silva dell’ultimo triennio (557 milioni complessivi in 3 anni). In gara per i diritti tv internazionali globali sarebbero rimasti in quattro, come riporta Il Sole 24 Ore: le intenzioni della Lega sarebbero quelle di vendere i diritti tv in alcune zone di grande impatto (come Cina e Nord America), per poi affidarsi ad intermediari specializzati per quanto riguarda gli altri territori e i mercati “minori”.
“Queste offerte concrete dimostrano quanto il calcio italiano sia in ascesa: non è vero che non è considerato, altrimenti non sarebbero arrivate quelle offerte. Il prossimo step è il bando per i diritti nazionali”, ha dichiarato nelle scorse settimane il presidente della Figc e commissario straordinario della Lega Serie A Carlo Tavecchio. Che ha anticipato quella che sarà la prossima mossa: chiusa la partita per i diritti tv esteri, la gara si sposterà poi in Italia, dopo il nulla di fatto degli scorsi mesi per quanto riguarda i diritti tv della Serie A nel triennio 2018-2021.
300 milioni x 3 anni = 900 milioni
oppure 300 milioni per tutto il triennio?
300 milioni annui
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