L’obiettivo di Infront, come noto, è portare i diritti tv esteri della Serie A a 300 milioni di euro di incassi. Un risultato in netta crescita rispetto al triennio precedente.
E per farlo il nuovo board italiano di Infront ha deciso di spezzettare i pacchetti per zone geografiche.
Ma a sorpresa un clamoroso ritorno al passato potrebbe profilarsi all’orizzonte, con MP & Silva – già concessionario nel triennio precedente dei diritti a livello mondiale – a fare la parte del leone con una offerta globale proprio del valore di 300 milioni.
La gara – come riferisce oggi MilanoFinanza – ha visto ai nastri di partenza Suning, Al Jazeera e altri big. Ma l’impressione è che si vada verso un’unica assegnazione.
MP & Silva pagò 186 milioni per il triennio 2015-2018. Una cifra ritenuta bassa. Ma la stessa agenzia, ora, ha alzato il tiro e punta nuovamente a vendere la serie A in tutti i territori.
La società fattura 750 milioni di euro e gestisce 10 mila ore di programmazione su più di 200 broadcaster sparsi in 215 Paesi del mondo.
Dal maggio 2016 non è più controllata da Riccardo Silva (rimasto comunque nell’azionariato) ma a Shanghai Jin Xin, un veicolo d’investimento (a sua volta sotto l’egida dei gruppi finanziari Everbright e Baofeng) che – pagando 1 miliardo di dollari – ne controlla il 65% delle quote.
Una chiusura rapida del dossier permetterebbe, peraltro, di riaprire il discorso sui diritti nazionali dopo il flop dello scorso giugno con l’obiettivo di chiudere a 1,2-1,4 miliardi in crescita rispetto al riennio precedente.
A questo punto si finirà comunque a ridosso del mese di dicembre.
[…] Diritti tv estero Serie A, MP Silva vuole fare l’en plein e prendere tutto Calcio e Finanza […]