Tra Vivendi e Mediaset ora bisogna fare in fretta.
Il 19 dicembre prossimo le due società si troveranno al Tribunale Civile di Milano. Ma non solo: l’asta sui diritti della Serie A è imminente e un’intesa andrà siglata prima di allora.
Le parti sono rappresentati dagli avvocati Bonelli Errede (Famiglia Berlusconi) e Cleary Gottlieb (Bollorè) e dall’inizio di settembre si stanno incontrando per definire la questione.
Anche le parti sembrano ormai intezionate a trovare una soluzione, e seppure il compromesso ancora non sia trovato quel che trapela – come scrive oggi La Repubblica – è una strada più facile alla luce di una tensione che va scemando.
Gli avvocati, quindi proseguono il loro lavoro. In base alle ultime indiscrezioni Vivendi sarebbe disponibile a pagare un risarcimento significativo a Mediaset, ancorché inferiore al petitum (che tra Cologno e la capogruppo Fininvest è lievitato a 3 miliardi) e partendo dal presupposto che Premium era stata originariamente valutata 760 milioni.
A quel punto potrebbe aprirsi l’ipotesi di un nuovo accordo industriale tra Telecom, Canal Plus e Vivendi, che tuttavia essendo parti correlate richiederebbe procedure e tempi complessi.
Sky, che a giugno aveva oltre 4 milioni e 700 mila clienti in Italia è arrivata al pareggio. Premium resta ferma a 2 milioni ed è ancora in perdita, mentre TimVision che ad inizio estate aveva 800 mila clienti, non ha ancora dato visibilità dei risultati economici.
Secondo gli esperti spalmare su 3 milioni di clienti i diritti dello sport permetterebe ai 3 soci di perseguire l’equilibrio con una offerta in grado di attrarre nuovi clienti.
Non a caso fonti vicine a Lega Calcio e Infront riferiscono che si starebbe temporeggiando per dare tempo a Mediaset – Vivendi e Telecom di trovare la quadra.
Ma la data ultima dell’asta non potrà andare oltre metà dicembre. Per questo entro novembre i litiganti dovranno trovare una soluzione.