La procura federale svizzera ha aperto un’indagine nei confronti del presidente del Paris Saint-Germain, Nasser Al-Khelaifi, in qualità di ceo di BeIN Media Group, in relazione alla vicenda sulla presunta corruzione dell’ex segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, relativa all’assegnazione dei diritti tv dei campionati del Mondo di calcio 2026 e 2030.
Secondo quanto comunicato ufficialmente dal procuratore generale della Confederazione elvetica, Valcke avrebbe accettato favori non dovuti da parte di un uomo d’affari dei diritti sportivi, le cui generalità non sono state specificate, per favorire l’aggiudicazione dei diritti tv dei mondiali di calcio del 2018, 2022, 206 e 2030.
“Favori non dovuti” sarebbero stati accettati da Valcke, spiega la nota del procuratore generale svizzero, anche da parte di Nasser Al-Khelaifi, in relazione all’assegnazione dei diritti tv dei campionati del Mondo di calcio del 2026 e del 2030.
Nell’indagine, che vede il coinvolgimento delle autorità di polizia giudiziaria di Francia, Grecia, Italia e Spagna ed Eurojust, unità europea di cooperazione giudiziaria, sarebbero coinvolte otto persone e cinque società.
Nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura federale elvetica è stata sequestrata una villa in Costa Smeralda del valore di 7 milioni di euro che, secondo le ipotesi investigative, Nasser Al-Khelaifi avrebbe messo a disposizione di Valcke per ottenerne favori nel processo di assegnazione dei diritti tv dei mondiali.
Sequestrata villa da 7 milioni in Costa Smeralda all’ex segretario Fifa Jerome Valcke