La cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012 (foto Insidefoto.com)

Non si ferma l’effetto-Olimpiadi 2012 a Londra. Anzi, la zona est della capitale inglese continua a beneficiare più di tutte del boom di investimenti prodotto (ed ereditato) dai Giochi di cinque anni fa.

L’attuale sindaco londinese, Sadiq Khan, ha presentato i risultati di un’analisi da lui stesso commissionata, secondo cui il centro di sviluppo attuale di Londra si sta spostando verso la parte est, coinvolta direttamente dai rinnovamenti infrastrutturali del 2012.

In questi cinque anni post-olimpici, infatti, sono stati creati 110.000 nuovi posti di lavoro nella zona di Stratford e aree limitrofe – e la previsione ragionata è di altri 125.000 posti di lavoro entro il 2030.

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Le aree scientifica e tecnologica sono le più influenzate da questo boom che non accenna a placarsi, nonostante il tempo passato dai Giochi. “L’eredità del 2012 non si riferisce solo al Queen Elizabeth Olympic Park (lo stadio Olimpico e le arene sportive vicine, ndr) ma è fondamentale per la rigenerazione di un’area della città che potrà beneficiarne per decenni a venire, ha spiegato il sindaco Khan, in un evento di presentazione dei risultati dello studio.

“Decine di migliaia di nuovi posti di lavoro stanno nascendo perché aziende, università e istituzioni culturali vogliono convergere qui. Questo dimostra che siamo in grado di costruire qualcosa che produca cultura e lavoro, grazie a un coordinamento di interventi perfetto, fatto di un piano-case accessibile a tutti e nuove infrastrutture e trasporti”.

Impatto Olimpiadi Londra lavoro, il report

Il report sulla crescita post-Olimpiadi è stato stilato dalla Oxford Economics, comprendendo un dettaglio anche più specifico sullo sviluppo delle singole zone cittadine.

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50.000 nuovi posti di lavoro sono stati creati solo a Tower Hamlets, il quartiere a sud dello stadio olimpico, verso i Docks e il Tamigi. Inoltre, i 17.000 nuovi posti a Newham e i 25.000 ad Hackney rappresentano una crescita grande cinque volte più delle attese. Ad Hackney, per esempio, l’aumento di posti di lavoro al 2017 è stato del 24,4% – rispetto al +4,7% che era stato previsto dal report precedente, del 2013.

L’aumento di posti di lavoro è trainato dalla crescita della popolazione, anch’essa molto più alta delle previsioni. Il report del 2013 prevedeva un aumento di abitanti – all’interno dei quartieri direttamente coinvolti dai Giochi Olimpici (definiti “host boroughs”, quartieri ospitanti, ndr) – che è stato ampiamente superato, con i numeri 2017 che dicono +140.000 abitanti (50.000 in più del previsto).

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Usain Bolt alle Olimpiadi di Londra 2012 (foto Insidefoto.com)

Nelle nuove previsioni, che guardano al 2030 come limite temporale, ai nuovi posti di lavoro che si creeranno nei quartieri olimpici vanno aggiunti quelli che si libereranno per il fisiologico turnover dato da pensionamenti o inattività. Il report 2017 stima che in totale si apriranno circa 700.000 posizioni di lavoro, all’interno della finestra 2016-2030, il che equivale al 6% del ricambio della forza lavoro considerata.

L’area tecnico-scientifica sarà quella maggiormente coinvolta, con un buon aumento anche per il settore amministrativo e gestionale, salute e assistenza, comunicazione, edilizia e settore accoglienza. Sempre nelle stime del report, circa il 60% degli impieghi, come già successo per i posti di lavoro creati nell’ultimo quinquennio, richiederanno un livello di educazione superiore al diploma.

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