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Nuovo statuto Serie A – Trovato l’accordo tra le 20 società di Serie A sulla nuova governance della Lega.

Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, la bozza del nuovo statuto, predisposta dal vice-commissario, Paolo Nicoletti, per recepire le linee guida approvate dall’assemblea di Lega lo scorso 6 settembre, è stata pienamente condivisa dai rappresentanti dei club nel corso di una riunione tenutasi nel pomeriggio di oggi nella sede di Via Rosellini a Milano.

All’incontro, tecnico, erano presenti i legali delle 20 società di Serie A, tra cui Cesare Gabasio per la Juventus, Angelo Capellini per l’Inter, Leandro Cantamessa per il Milan, Eugenio Briguglio (studio Biscozzi Nobili) per la Fiorentina, ma anche alcuni dirigenti di club, come il presidente della Lazio, Claudio Lotito (impegnato anche nell’assemblea della Lega di Serie B), l’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone e il direttore generale dell’Atalanta, Umberto Marino.

Carlo Tavecchio e Claudio Lotito Foto Andrea Staccioli / Insidefoto

Lunedì 16 toccherà ai 20 presidenti, che si riuniranno in assemblea davanti al commissario straordinario, Carlo Tavecchio, approvare il nuovo statuto che introduce una governance più al passo con i tempi e funzionale alla gestione di un’istituzione come la Lega di Serie A che negli ultimi anni è stata gestita con logiche assembleari (qualche presidente l’ha paragonata a un’assemblea di condominio) e non manageriali.

Ma dopo la riunione di oggi, che ha visto il consenso unanime di tutti i club, appare difficile possano esserci stravolgimenti.

Nuovo statuto Serie A, una governance più moderna

Via libera dunque al consiglio formato da 7 amministratori con diritto di voto (di cui tre indipendenti e quattro espressione dei club) cui si aggiungeranno due consiglieri federali espressione della stessa Serie A ma senza diritto di voto. Per avere diritto di voto i consiglieri federali dovranno fare parte dei quattro amministratori espressione dei club, per cui i consiglieri di Lega con diritto di voto saranno sempre 7.

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Marco Fassone (Insidefoto)

Tra i consiglieri indipendenti saranno nominati un presidente con funzioni di rappresentanza e un amministratore delegato (figura che, a differenza della Premier League, finora mancava nell’organigramma della Serie A), mentre il terzo consigliere indipendente sarà il direttore generale.

Nuovo statuto Serie A, il tema delle maggioranze in assemblea

Nonostante le linee guida emanate dalla FIGC lo scorso 4 settembre, che hanno indicato nella maggioranza semplice degli aventi diritto, il sistema di voto che anche l’assemblea della Lega di Serie A dovrà darsi con il nuovo statuto, la bozza condivisa oggi non va ad intaccare le maggioranze qualificate previste dallo statuto vigente (2/3 degli aventi diritto su tutte le delibere tranne che sui diritti tv dove l’assemblea delibera a maggioranza dei 3/4).

E’ convinzione dei club di Serie A che proprio la grande condivisione che si è avuta attorno alla bozza del nuovo statuto, che le società auspicano venga approvato all’unanimità nell’assemblea di lunedì, dovrebbe convincere il consiglio federale della FIGC a consentire alla Lega di Serie A di derogare alla disposizione sulla maggioranza semplice.

Una disposizione che se dovesse essere inserita nello statuto lascerebbe la Lega in ostaggio dei piccoli club (compresi quelli che in Serie A sono di passaggio), mettendo in minoranza i grandi club che, anche grazie a bacini di tifosi considerevolmente più importanti, contribuiscono in misura maggiore all’economia del calcio italiano.

Se dunque il consiglio federale che si riunirà nel corso della prossima settimana dovesse dare il via libera al nuovo statuto della Lega di Serie A, i 20 presidenti si riuniranno nuovamente la settimana seguente per eleggere il nuovo consiglio, presidente e amministratore delegato.

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