Adesivi con l’immagine di Anna Frank con la maglia della Roma, e scritte antisemite di ogni tipo: questo il lascito dei tifosi laziali alla Curva Sud dello stadio Olimpico (la Nord, quella tradizionale dei sostenitori biancocelesti è squalificata per razzismo) dopo la partita col Cagliari di ieri sera.
Gli adesivi e i volantini offensivi sono stati rimossi in mattinata dagli addetti alle pulizie dello stadio in vista della gara di mercoledì della Roma con il Crotone. Immediata la protesta della comunità ebraica romana.
“Questa non è una curva, questo non è calcio, questo non è sport. Fuori gli antisemiti dagli stadi”, il commento su Twitter della presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello. “C’èbisogno di un impegno più deciso delle istituzioni sportive e delle società di calcio. Questa non può essere una protesta della comunità ebraica di Roma ma di un sentimento di indignazione collettiva che dovrebbe riguardare tutti”, ha ribadito intervistata dall’Agi.
Questa non è una curva, questo non è calcio, questo non è sport. Fuori gli antisemiti dagli stadi. pic.twitter.com/Q1uJnDQ7Cl
— Ruth Dureghello (@dureghello) 23 ottobre 2017
L’episodio è comunque sotto la lente di ingrandimento, anche da parte della Figc. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, la vicenda è infatti al vaglio della procura federale: dovrebbe essere aperta a breve un’inchiesta su quanto accaduto, che può portare ad un deferimento per il club biancoceleste. Intanto, come si legge in una nota della Questura di Roma, sono “in corso da parte della Polizia Scientifica i rilievi del caso per le successive valutazioni”.
La replica della Lazio non si è fatta attendere. “La Lazio ha sempre condannato ogni forma di razzismo, si resta interdetti di fronte a manifestazioni di evidentemente riguardano un gruppo ristrettissimo di persone, che non coinvolgono i tifosi che si sono sempre comportati bene e in maniera regolare”, le parole di Arturo Diaconale, portavoce della Lazio, intervistato dall’Ansa. “Ci preoccupa che un numero minutissimo di sconsiderati può provocare danni d’immagine e materiali clamorosi a una società che sta facendo ogni massimo sforzo essere al passo coi tempi. Al momento non abbiamo elementi per aggiungere altro, la società – ha aggiunto il portavoce biancoceleste – è in contatto con gli inquirenti e condanna di ogni forma di razzismo”.