Le operazioni immobiliari non sono mai state un pezzo forte della storia del Barcellona.

E’ il caso, ad esempio, di quella relativa ai terreni di Can Rigalt ubicati a L’Hospitalet de Llobregat, una zona che dista solamente due chilometri dal Nou Camp.

L’operazione, realizzata durante il secondo anno del mandato di Joan Laporta, era stata considerata all’epoca un ottimo investimento in prospettiva, ma si è trasformata con il passare del tempo in un clamoroso autogol, dal momento che ha portato ad un esborso di 47 milioni di euro, con un deprezzamento di 29 milioni.

Joan Laporta

Nel 2005 infatti, La Llave de Oro – società attiva nel settore immobiliare – aveva acquistato dal Barcellona il 30% dei metri quadri edificabili di cui disponeva il club su questi terreni, corrispondendo una cifra di 35,4 milioni di euro. Ovviamente l’accordo prevedeva anche una serie di clausole di uscita, tra le quali il fatto che non si ottenessero entro una certa data tutti i permessi necessari alla costruzione di appartamenti.

Un primo lodo arbitrale ha stabilito che il 30 luglio 2014 sarebbe stato il termine entro il quale il Barcellona avrebbe dovuto adempiere ai suoi impegni per far sì che la città di L’Hospitalet e gli altri attori coinvolti fossero facilitati nella pianificazione urbanistica e per fare in modo che l’azienda potesse mettere in atto il proprio progetto di alloggi.

Tuttavia, l’esplosione della bolla immobiliare ha lasciato l’operazione incompiuta e il gruppo ha chiesto un nuovo lodo arbitrale per risolvere definitivamente la situazione.

L’estate scorsa il Tribunale Arbitrale di Barcellona ha così stabilito che, dal momento in cui erano trascorsi dieci anni dalla realizzazione del contratto di vendita e che i termini non erano stati rispettati, il club catalano avrebbe dovuto restituire i 35,4 milioni ricevuti da La Llave de Oro, uniti ad interessi legali per 11,6 milioni di euro.

Il Barcellona ha dunque restituito l’intero importo e, come se non bastasse, ha messo a bilancio i terreni di Can Rigalt per un valore di soli 8,44 milioni di euro, un importo ragionevole secondo il direttivo, ma nettamente inferiore rispetto alla valutazione precedente. Resta ora soltanto da vedere in che modo il club catalano deciderà di utilizzare questi terreni.

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