In molti, specie tra i tifosi della Juventus, si ricorderanno la frase di Antonio Conte, quella sul «ristorante da 100 euro in cui non si può mangiare con 10 euro», riferita alla distanza che ancora tre anni fa separava i bianconeri dai top club europei che la facevano da padrone in Champions League.
Una frase, quella dell’attuale allenatore del Chelsea, che anticipò l’addio alla panchina della Juventus dopo la conquista dei primi tre scudetti di file dell’era di Andrea Agnelli.
E ieri, nel corso dell’assemblea dei soci della Juve, proprio il presidente Agnelli è tornato, pur senza mai nominare Conte, anzi tessendo le lodi dell’attuale tecnico, Massimiliano Allegri, sui temi di tre anni fa.
«Ringrazio personalmente Allegri, le sue capacità e la sua caparbietà nel portare avanti un lavoro che per altri sembrava terminato», ha detto il presidente della Juventus in apertura dei lavori.
A molti il destinatario della stoccatina era sembrato proprio Conte. In realtà a domanda diretta nella conferenza post assemblea («Le sue parole erano riferite a Conte?»), Agnelli aveva allargato il discorso all’ambiente: «Ogni anno si diceva che il nostro ciclo vincente fosse terminato. Stagione dopo stagione, la domanda era diventata “quando perderanno”, non “se continueranno a vincere”. Subentrare alla guida di una squadra che viene da tre scudetti di fila può essere problematico. E’ sempre difficile essere all’altezza delle aspettative. Ecco il motivo del mio elogio ad Allegri».
La spiegazione di Agnelli non deve aver convinto Antonio Conte, visto che l’ex allenatore in serata ha affidato a Facebook il suo pensiero: «Nella vita non si finisce mai di conoscere le persone… A volte basterebbe soltanto un minimo di riconoscenza. E di maturità».