Nuovo capitolo per il caso Wanda Nara-Maxi Lopez. Dopo la notizia di ieri di un procedimento penale nei confronti dell’ex soubrette per aver postato su Facebook i dati di Maxi Lopez, è arrivata la risposta dell’attuale moglie di Mauro Icardi.
Tramite una nota dell’avvocato Giusppe di Carlo, infatti, si informa che “innanzitutto occorre rilevare come il procedimento penale de quo sia ancora nella fase dibattimentale del primo grado di giudizio e, dunque, la responsabilità della signora Nara per i fatti contestati non è stata ancora dimostrata. La Signora Nara Wanda, che ripone massima fiducia nella giustizia, è – infatti – assolutamente convinta di dimostrare la propria innocenza”, si legge nel comunicato.
“Al contrario, occorre invece evidenziare e sottolineare come il Sig. Lopez Maxi sia coinvolto, in Italia ed in Argentina, in numerosi numerosi procedimenti civili e penali. La Signora Nara Wanda ha sporto numerose denunce-querele nei confronti del Lopez (cui seguiranno i conseguenti procedimenti penali) per l’omesso versamento dell’assegno di mantenimento, atteso che il medesimo non provvede a versare quanto dovuto ai propri figli dal mese di gennaio 2017, per un importo complessivo di oltre 130.000,00”.
“Non solo. A seguito del riconoscimento da parte della Corte di Appello di Milano della sentenza pronunciata dal Tribunale di Buenos Aires che ha dichiarato la cessazione degli effetti civili del matrimonio tra i coniugi, la mia assistita è stata costretta ad attivare numerose procedure per il recupero del credito (il mantenimento dei tre figli minori), esperendo ogni più opportuna azione esecutiva anche sensi dell’articolo 543 c.p.c. Analoghe azioni sono tuttora pendenti dinanzi alle autorità giudiziarie argentine”.
“Da tutto quanto sopra esposto, appare dunque evidente come le uniche vittime del comportamento del Lopez siano i figli minori e la stessa Nara, la cui unica colpa è quella di avere cercato di tutelare e garantire il rispetto di ogni diritto spettante ai medesimi minori. Non vi è alcun dubbio, infatti, che ogni azione messa in campo dal Lopez rappresenta esclusivamente il tentativo – vano e disperato – di non adempiere le obbligazioni derivanti dalle citate pronunce rese dalle autorità giudiziarie nei confronti della propria famiglia”.