La Nike interverrà per migliorare le divise NBA: in questo avvio di regulars season, infatti, si sono strappate durante le partite almeno 5 divise dei giocatori. Non il migliore dei ritorni in NBA dopo gli anni di Adidas per Nike, che ha firmato un contratto di 8 anni da un miliardo di dollari con la lega cestistica Usa.
In un comunicato, l’azienda statunitense ha confermato che le divise fornite alle squadre NBA dovranno essere migliorate e rinforzate. «Abbiamo sempre messo l’atleta al centro di tutto quello che facciamo e abbiamo lavorato duramente per creare le uniformi più avanzate nella storia della NBA», si legge in una nota. “Le attuali divise sono più leggere, offrono una grande mobilità e traspirazione e le risposte dei giocatori sono state in gran parte positive. Tuttavia durante le partite abbiamo visto che un piccolo numero di atleti ha avuto problemi con le divise. Siamo molto preoccupati di vedere questi problemi durante le partite e stiamo lavorando per migliorare la resistenza delle maglie da gioco. La qualità e le prestazioni dei nostri prodotti sono di grande importanza e stiamo lavorando con la NBA e le squadre per evitare che questo accada nuovamente in futuro».

Sono almeno cinque i casi di maglie che si sono strappate durante un’azione di gioco: il più eclatante probabilmente è stato quello di LeBron James (da sempre legato a Nike, tanto da essere l’atleta più pagato) nella gara d’apertura della stagione NBA dei suoi Cleveland Cavaliers contro i Boston Celtics, ma poi sono seguiti i casi di Draymond Green dei Golden State Warriors, Ben Simmons dei Philadelphia 76ers, Kevin Love sempre dei Cleveland Cavaliers e Tyler Ennis dei Los Angeles Lakers (durante le amichevoli della pre-season). Tuttavia, Nike non ha avuto lamentele pubbliche da parte degli stessi giocatori, anche perché tutti e 5 sono legati all’azienda dell’Oregon.
Un caso simile era accaduto durante gli Europei 2016 per la Svizzera, che nella sfida contro la Francia vide strapparsi ben 7 maglie durante 90′. Situazione che portò alla battuta dell’ex Inter Xherdan Shaquiri: «Spero che la Puma non produca anche preservativi», aveva ironizzato il trequartista al termine della gara.