«Nessun giocatore dovrebbe valere 222 milioni. Sei anni fa prendevi un top-attaccante per 30 milioni, ora ne spendi 50 per un difensore. Però ormai il calcio ha imboccato questa strada legata al business».
Così l’attaccante della Roma, Edin Dzeko, in un’intervista rilasciata a Kicker, traccia anche un bilancio della sua esperienza in Serie A, mettendola a confronto con le altre top league.
Secondo Dzeko, che ha giocato anche in Bundesliga ed in Premier League, il torneo più equilibrato è quello inglese «perché ci sono sei squadre in corsa per il titolo mentre in Bundesliga quasi sempre vince il Bayern. Penso che la Premier sia il massimo, magari non dal punto di vista tattico o della tecnologia, ma si gioca un calcio totale. In Italia, invece, le sfide sono più sul lato tattico».
L’attaccante bosniaco dà comunque un giudizio positivo del campionato italiano.
«Due anni e mezzo di serie A mi hanno reso senza dubbio un calciatore migliore. Ho imparato in Italia come in nessun altro posto. E’ fantastico vedere quanto siano preparati gli allenatori, quanto lavorino meticolosamente fino al più piccolo dettaglio», ha affermato il centravanti giallorosso.
«Sabato abbiamo il derby», ha poi ricordato Dzeko, «per chi non lo vive è difficile capire: se vinci per i tifosi la vita è più bella. Finalmente le proteste dei tifosi (per le barriere, ndr) sono finite, quindi vivrò il derby più caldo. Sfide così in uno stadio semi-vuoto erano tristi”.
Chiusura con una promessa: «Ho ancora due anni per portare lo scudetto a Roma e anche se questo campionato è più equilibrato la Juventus è sempre la favorita».