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Andrea Agnelli (foto Insidefoto.com)

Si discuterà domani – davanti alla Corte Federale d’Appello Sezioni Riunite – il ricorso presentato dalla Juventus avverso le inibizioni nei confronti del presidente Andrea Agnelli, del responsabile del ticket office Stefano Merulla e dell’addetto alla sicurezza Alessandro Nicola D’Angelo. Inoltre sarà discusso il ricordo presentato da Francesco Calvo, all’epoca dei fatti direttore commerciale della Juventus, e quello del Procuratore Federale avverso la decisione pronunciata dal Tribunale Federale nei confronti di Agnelli e della Juventus.

In primo grado Agnelli era stato condannato a un anno di inibizione e a 20 mila euro di ammenda (la procura aveva chiesto 30 mesi) per violazione degli articoli 1 (lealtà sportiva) e 12 (rapporti con i tifosi), mentre il club a 300 mila euro di multa.

Sia il club che il procuratore Giuseppe Pecoraro hanno presentato ricorso.

Credo sia utile la valutazione di un’altra corte, tenendo presente che le risorse derivanti dal bagarinaggio sono andate alla criminalità organizzata, e questo è gravissimo”, aveva commentato il capo della Procura Figc, Giuseppe Pecoraro, dopo la sentenza di primo grado.

Il nuovo procuratore federale Giuseppe Pecoraro (sulla sinistra nella foto Insidefoto)
Il procuratore federale Giuseppe Pecoraro (sulla sinistra nella foto Insidefoto)

Ricorso presentato per motivi, ovviamente, opposti da parte della difesa di Andrea Agnelli e della Juventus.

“Siamo particolarmente delusi in particolare per l’inibizione del presidente Agnelli anche perché pensavamo di aver dimostrato la sua innocenza. Non ci può bastare il ridimensionamento delle accuse della Procura federale, ci aspettavamo un proscioglimento e ovviamente faremo ricorso”, aveva affermato dopo la sentenza l’avvocato di Andrea Agnelli, Franco Coppi.

lavorare alla Juventus
Un gruppo di tifosi della Juventus allo stadio (Foto Insidefoto.com)

“Juventus Football Club, preso atto dell’odierna decisione del Tribunale Federale Nazionale, – aveva invece fatto sapere il club con un comunicato – preannuncia ricorso presso la Corte Federale di Appello nella piena convinzione delle proprie buone ragioni, che non hanno ancora trovato adeguato riconoscimento. La società esprime la propria soddisfazione perché la sentenza odierna, pur comminando pesanti inibizioni nei confronti del Presidente e delle altre persone coinvolte, ha ‘dopo ampia valutazione del materiale probatorio acquisito’ escluso ogni ipotesi di legame con esponenti della criminalità organizzata. Juventus Football Club ha fiducia nella giustizia sportiva e ribadisce di aver sempre agito in un percorso condiviso con le Forze dell’Ordine con l’obiettivo di contribuire alla piena salvaguardia della sicurezza e dell’ordine pubblico”.

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