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Tifosi del Palermo (foto Insidefoto.com)

“La perizia della Procura è basata su mere previsioni che, secondo noi, sono inconsistenti. Smonteremo l’istanza di fallimento nell’udienza del 7 dicembre”. Risponde così il presidente del Palermo, Giovanni Giammarva, in seguito alla pubblicazione da parte del Giornale di Sicilia, dei dettagli dell’istanza di fallimento presentata dalla Procura.

La società non vuole “entrare nel merito” delle contestazioni, ma è sicura di poter fare estrema chiarezza già nella prima udienza fissata alla sezione fallimentare. “Abbiamo mantenuto e continueremo a mantenere lo stretto riserbo su questa questione, perché pensiamo sia giusto che venga trattata nella sede giudiziaria – ha spiegato -. Mi addolora, però, il fatto che le notizie di stampa arrivino alla vigilia di partite in un momento delicato della stagione”.

Zamparini (Insidefoto)

“Dall’inizio della mia presidenza del Palermo Calciomi sono imposto il silenzio assoluto sulle vicende giudiziarie che da tempo rimbalzano sui media, convinto che ogni attività al riguardo debba essere esercitata esclusivamente nelle aule giudiziarie – ha proseguito Giammarva – Abbiamo accolto con estremo favore la decisione del Tribunale Fallimentare di Palermo di fissare a brevissimo termine l’udienza in cui potremo confrontarci con l’autorità e chiarire definitivamente ogni questione”.

Molto ruota intorno alla cessione della MePal, la società, controllata dallo stesso Palermo, che possedeva il marchio della società rosanero. Il marchio viene valutato 23 milioni di euro da un commercialista, cifra che scende a 17 milioni per il debito con Unicredit per il contratto di lease back del marchio.

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Nel frattempo, su un conto denominato “Riserva straordinaria” viene iscritta “la riserva da conferimento per complessivi 25 milioni di euro”, ovverosia quanto la società conta di iscrivere a bilancio. Ma per i consulenti dei pm il valore del marchio al 30 giugno 2014 è appena superiore ai 13 milioni di euro. Il 5 novembre 2014, l’assemblea dei soci delibera di coprire la perdita di 27 milioni (al 30 giugno 2014) utilizzando la riserva straordinaria, facendo risultare così un utile di circa 300mila euro.

Il 30 giugno 2016, la società vende l’intera quota della MePal ad una holding lussemburghese, la Alyssa: il prezzo di cessione è stato fissato in 40 milioni di euro, soldi che però, secondo i pm, non sarebbero mai entrati nelle casse del Palermo. “In tal maniera – dicono gli inquirenti – il Palermo ha creato una plus valenza di quasi 22 milioni di euro (la differenza tra il ramo di azienda valutato in 17 milioni e il prezzo di realizzo della vendita di Mepal)”.

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Maurizio Zamparini
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Queste ipotesi della procura vengono però bollate come “previsioni superficiali” da Giammarva: notizie che, inoltre, secondo il presidente “mettono in pericolo la serenità di una squadra fortemente motivata e coesa che continua a marciare per conquistare e consolidare la vetta del campionato”.

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